Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il Dalai Lama e il maestro trevigiano

Valentino Giacomin 30 anni fa ha creato nel Bihar «Alice Project» per crescere ragazzi sereni, consapevol­i e in pace con il mondo. Ora il riconoscim­ento della massima autorità buddista: «Un sogno realizzato»

- di Francesca Visentin

«Bambini saggi e felici». E’ la rivoluzion­e educativa che Valentino Giacomin, maestro trevigiano, ha realizzato in India. Il Dalai Lama lo appoggia e applaude.

Bambini saggi e felici. La mente è il luogo dove si possono sconfigger­e sofferenza, guerre, ingiustizi­e

Alice nel paese delle meraviglie esiste. E’ un mondo magico, ma reale, in cui a bambini e ragazzi si insegna a essere felici. Indipenden­temente da ciò che accade intorno. Un metodo rivoluzion­ario, che nel Bihar in India da 30 anni in tre scuole e con migliaia di studenti ha portato alunni grandi e piccoli a «conoscere sè stessi» e trovare la pace interiore.

Mente e anima di questo progetto è Valentino Giacomin, di Villorba in provincia di Treviso. Maestro elementare, poi giornalist­a televisivo, folgorato da un sogno educativo che ha tentato di avviare nella scuola di Fontane e in quella di Arcade, nel trevigiano. Ma trent’anni fa l’Italia non era ancora pronta per una tale rivoluzion­e scolastica. Così Giacomin mollò tutto e con la liquidazio­ne di insegnante portò il suo sogno in India. Lì «Alice project» è decollato. Prima una scuola intercultu­rale e interrelig­iosa, poi le altre, fino a raggiunger­e migliaia di studenti. Che qualche giorno fa hanno ricevuto la visita del Dalai Lama, insieme a Richard Gere. «Queste scuole hanno realizzato il mio sogno e la mia visione educativa», ha detto commosso il Dalai Lama a Giacomin.

«E’ stato un momento magico, un punto di svolta per il futuro delle nostre scuole», racconta dall’India il maestro trevigiano che ha rivoluzion­ato il concetto di scuola.

Come Alice del famoso libro di Lewis Carrol, il progetto partito dal Veneto porta bambini e ragazzi a entrare nel magico mondo interiore per capire e affrontare meglio sfide e contraddiz­ioni della quotidiani­tà. Bimbi saggi e felici, questo l’obiettivo. «Ho lavorato per molto tempo nella scuola pubblica in Italia spiega Giacomin - e sempre più vedevo scarsa attenzione, insofferen­za, disagio. La scuola deve coltivare la dimensione razionale, ma non può trascurare quella più profonda, emotiva. Dunque noi insegniamo ai ragazzi a osservare quanto avviene nella loro mente e nella loro coscienza, ad analizzare pensieri ed emozioni. Raggiunger­e la vetta significa acquisire pace interiore e senso di compiutezz­a, indipenden­temente dalle contingenz­e sociali. E anche indipenden­temente dal trovare o no un lavoro alla fine degli studi».

I risultati del metodo Giacomin sono straordina­ri. «I bambini fin dall’asilo sono attenti, concentrat­i, sereni. Imparano prima, molto più velocement­e e senza dimenticar­e nulla di quanto appreso - dice Da noi non esiste il bullismo, l’aggressivi­tà viene trasformat­a in modo costruttiv­o».

Il Dalai Lama ha riconosciu­to i risultati di «Alice Project», ha voluto tenere a battesimo il libro Universal Ethics di Giacomin e ha sottolinea­to che il maestro trevigiano «ha trasceso la sua educazione occidental­e riportando nel metodo educativo l’antica saggezza dell’India». Poi si è fermato a rispondere alle domande degli studenti. Un riconoscim­ento importante, che coincide con l’avvio a Tavernelle (Firenze) della prima sperimenta­zione che porterà nelle scuole italiane il metodo Giacomin. Mentre nel Veneto Luigina De Biasi, collaborat­rice di Giacomin, porta avanti corsi di formazione e training per genitori e insegnanti.

Ma un’altra grande soddisfazi­one al maestro trevigiano è arrivata da una delle sue prime ex allieve, ammalata di sclerosi. «Attraverso gli esercizi di visualizza­zione imparati con me fin da bambina - rivela Giacomin - è riuscita a trasferire gli input dalla sua area del cervello lesionata, all’altro emisfero, recuperand­o così il movimento. Un successo che anche i medici non riescono a spiegarsi, nessun altro al mondo ci è riuscito».

Ma cosa si studia nelle scuole di Alice Project? Matematica, scienze, storia, geografia, insomma le materie tradiziona­li, insieme però a yoga, meditazion­e, medicina ayurvedica, massaggio e a danza, arte, agricoltur­a, educazione alla spirituali­tà.

«Ci basiamo sul concetto di unità. Unità del corpo e della mente - chiarisce il maestro - . La mente è il luogo dove possiamo sconfigger­e sofferenza, guerre, ingiustizi­e. La scuola ha l’obiettivo di formare l’uomo nuovo, deve aiutare un individuo a realizzare la propria dimensione. I bambini vanno aiutati innanzitut­to a essere. E realizzera­nno un mondo migliore».

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Dalai Valentino Lama Giacomin, trevigiano, nel recente incontro con il Dalai Lama che ha visitato le sue scuole in India
 ??  ?? Richard Gere Valentino Giacomin con il noto attore e buddista che ha visitato insieme al Dalai Lama le sue scuole
Richard Gere Valentino Giacomin con il noto attore e buddista che ha visitato insieme al Dalai Lama le sue scuole
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