Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il Patriarca si schiera «Conto da 1143 euro è stata una truffa»

- (gi. co. – a. zo.)

«Questa mi sembra una truffa, una ruberia, chiamiamol­a con il suo nome. Io non conosco il fatto, non so se ci fossero prezzi aggiuntivi a fronte di spettacoli particolar­i, come si fa spesso per la musica dal vivo, ma se è vero che simili porzioni sono costate così tanto, quella che ne risulta è un’immagine devastante, non solo di un esercizio commercial­e, ma dell’intera città, che certo non lo merita». Anche il patriarca Francesco Moraglia censura l’episodio del maxi-conto da 1143 dei quattro turisti giapponesi all’osteria «Da Luca» in zona San Marco. «Mille e cento euro per un po’ di pesce e quattro bistecche? - aggiunge Moraglia - Io penso che sia necessaria un’autoregola­mentazione delle categorie, vorrei che qualcuno dicesse “noi non siamo così, prendiamo le distanze da questa pratica”».

Parole simili a quelle ribadite ieri dal sindaco Luigi Brugnaro. «C’erano gli estremi per la truffa - dice - Ma sarebbe servita la denuncia. Chiamerò i quattro turisti e chiederò come sia stato possibile che abbiano strisciato la carta di credito di fronte a un conto del genere». Brugnaro però continua con la linea dura nei confronti del ristorator­e: «E’ stato un episodio volgare e sgradevole - spiega - noi abbiamo eseguito un’ispezione e ci saranno multe elevate, mentre la Guardia di Finanza è partita subito con le verifiche appena si è saputo». Il sindaco però se la prende ancora, pur non citandoli, con il Gruppo 25 aprile, che ha diffuso la notizia una settimana fa, anche se l’episodio era del 5 dicembre. «Ci sono persone che strumental­izzano e sembrano godere dei difetti di Venezia», conclude. Pronta la replica di Marco Gasparinet­ti, portavoce dell’associazio­ne. «La denuncia è stata a noi trasmessa via mail il 22 gennaio e da noi consegnata alle Autorità competenti il giorno stesso».

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