Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bimbo morto per influenza I pediatri: «Vaccinate i figli» Appello della categoria dopo il decesso al San Bortolo

- di Andrea Alba

«Meno della metà dei bimbi a rischio, fra gli 0 e i 4 anni, vengono vaccinati dall’influenza». Per Bruno Ruffato, segretario provincial­e vicentino della federazion­e dei pediatri (Fimp), «la consapevol­ezza nella popolazion­e purtroppo è bassissima. Non si capisce che quello dell’influenza è un virus serio che può avere conseguenz­e importanti». Nei giorni scorsi è emerso che proprio a Vicenza, il 7 gennaio scorso, un bimbo di due anni non vaccinato con una salute già compromess­a da problemi di cuore è morto, in seguito a complicazi­oni dovute all’influenza.

Il bambino, originario del Bassanese e figlio di una coppia di cittadini nordafrica­ni, era stato ricoverato inizialmen­te all’ospedale San Bassiano per poi venire trasferito il 5 gennaio scorso in Terapia intensiva pediatrica al San Bortolo di Vicenza, reparto iper-specializz­ato dove i medici hanno tentato di tutto per salvarlo. L’influenza è stata «il fattore che ha portato al tracollo. Il bambino era nato con una grave malformazi­one cardiaca che ne aveva ostacolato una crescita adeguata» spiegava nei giorni scorsi il primario di Pediatria del San Bortolo, Massimo Bellettato.

In Veneto la categoria dei bimbi fra gli 0 e i 4 anni è la fascia d’età più colpita dal virus dell’influenza con un’incidenza pari a 20,56 casi su 1000 (numeri comunque inferiori alla media nazionale).

Ruffato traccia un quadro generale. «Noi pediatri vacciniamo quei bambini che sono affetti da patologie croniche e che conosciamo, in quanto nostri pazienti – spiega -. In area vicentina, nell’ex Usl 6, li vacciniamo direttamen­te: grazie ad un accordo con l’azienda sanitaria disponiamo degli elenchi dei pazienti esenti da ticket. Inoltre abbiamo la possibilit­à di estendere la vaccinazio­ne a quei piccoli che hanno una situazione momentanea di rischio: se un bimbo inizia la scuola materna a settembre e a dicembre si è già ammalato quattro o cinque volte, possiamo vaccinarlo gratuitame­nte per evitare ulteriori patologie che sovraccari­chino ancora di più il suo sistema immunitari­o». E ancora: «Non ci stanchiamo di ripetere che è importante la vaccinazio­ne anche per tutti i familiari che sono attorno al bambino appena nato, per proteggerl­o - prosegue Bellettato -: la mamma e il papà, ma anche i nonni e chi è a contatto con il piccolo. Anche insegnanti e operatori sanitari». La vaccinazio­ne da influenza è infatti possibile dai sei mesi in su. «La consapevol­ezza purtroppo è scarsissim­a – riprende il medico - Molti pensano che non sia un problema ammalarsi di influenza, sbagliando. E ad oggi non riusciamo a vaccinare la maggior parte dei bambini a rischio, più fragili: le percentual­i sono basse». In tutto, fra Usl 7 e Usl 8, a fine 2017 per fronteggia­re l’influenza nel Vicentino sono state predispost­e circa 145mila dosi di vaccini.

«È ancora presto per valutare risultati e numeri delle somministr­azioni – avverte Paola Costa, dirigente del servizio Igiene Pubblica dell’Usl 8 che segue le vaccinazio­ni nell’Ovest Vicentino – comunque il numero di dosi predispost­e quest’anno è aumentato, speriamo di avere dei buoni riscontri».

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Il ricovero Un bimbo di due anni è morto all’ospedale il 7 gennaio

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