Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Bimbo morto per influenza I pediatri: «Vaccinate i figli» Appello della categoria dopo il decesso al San Bortolo
«Meno della metà dei bimbi a rischio, fra gli 0 e i 4 anni, vengono vaccinati dall’influenza». Per Bruno Ruffato, segretario provinciale vicentino della federazione dei pediatri (Fimp), «la consapevolezza nella popolazione purtroppo è bassissima. Non si capisce che quello dell’influenza è un virus serio che può avere conseguenze importanti». Nei giorni scorsi è emerso che proprio a Vicenza, il 7 gennaio scorso, un bimbo di due anni non vaccinato con una salute già compromessa da problemi di cuore è morto, in seguito a complicazioni dovute all’influenza.
Il bambino, originario del Bassanese e figlio di una coppia di cittadini nordafricani, era stato ricoverato inizialmente all’ospedale San Bassiano per poi venire trasferito il 5 gennaio scorso in Terapia intensiva pediatrica al San Bortolo di Vicenza, reparto iper-specializzato dove i medici hanno tentato di tutto per salvarlo. L’influenza è stata «il fattore che ha portato al tracollo. Il bambino era nato con una grave malformazione cardiaca che ne aveva ostacolato una crescita adeguata» spiegava nei giorni scorsi il primario di Pediatria del San Bortolo, Massimo Bellettato.
In Veneto la categoria dei bimbi fra gli 0 e i 4 anni è la fascia d’età più colpita dal virus dell’influenza con un’incidenza pari a 20,56 casi su 1000 (numeri comunque inferiori alla media nazionale).
Ruffato traccia un quadro generale. «Noi pediatri vacciniamo quei bambini che sono affetti da patologie croniche e che conosciamo, in quanto nostri pazienti – spiega -. In area vicentina, nell’ex Usl 6, li vacciniamo direttamente: grazie ad un accordo con l’azienda sanitaria disponiamo degli elenchi dei pazienti esenti da ticket. Inoltre abbiamo la possibilità di estendere la vaccinazione a quei piccoli che hanno una situazione momentanea di rischio: se un bimbo inizia la scuola materna a settembre e a dicembre si è già ammalato quattro o cinque volte, possiamo vaccinarlo gratuitamente per evitare ulteriori patologie che sovraccarichino ancora di più il suo sistema immunitario». E ancora: «Non ci stanchiamo di ripetere che è importante la vaccinazione anche per tutti i familiari che sono attorno al bambino appena nato, per proteggerlo - prosegue Bellettato -: la mamma e il papà, ma anche i nonni e chi è a contatto con il piccolo. Anche insegnanti e operatori sanitari». La vaccinazione da influenza è infatti possibile dai sei mesi in su. «La consapevolezza purtroppo è scarsissima – riprende il medico - Molti pensano che non sia un problema ammalarsi di influenza, sbagliando. E ad oggi non riusciamo a vaccinare la maggior parte dei bambini a rischio, più fragili: le percentuali sono basse». In tutto, fra Usl 7 e Usl 8, a fine 2017 per fronteggiare l’influenza nel Vicentino sono state predisposte circa 145mila dosi di vaccini.
«È ancora presto per valutare risultati e numeri delle somministrazioni – avverte Paola Costa, dirigente del servizio Igiene Pubblica dell’Usl 8 che segue le vaccinazioni nell’Ovest Vicentino – comunque il numero di dosi predisposte quest’anno è aumentato, speriamo di avere dei buoni riscontri».