Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Morto all’ospedale: sequestrate le cartelle cliniche di Castelfranco
«Gamba amputata per l’infezione in corso»: l’indagine si allarga
La procura di Vicenza ha sequestrato anche le cartelle cliniche dell’ospedale di Castelfranco Veneto oltre che del San Bassiano per fare luce sulla morte, avvenuta martedì, di Giovanni Benetti, professore in pensione. Ieri è stata eseguita l’autopsia sul 77enne di Bassano per il quale sarebbe stata letale una sepsi. Un’infezione che potrebbe aver determinato anche l’amputazione della gamba, operata all’ospedale trevigiano. A cui era seguito, a gennaio, un nuovo trasferimento nell’ospedale di comunità di Marostica – su disposizione del centro operativo territoriale – quindi nel reparto di geriatria di Bassano. Dove l’ex professore è morto.
Il sospetto – che solo l’esame potrà eventualmente confermare – è che sia stato stroncato dal batterio Klebsiella Pneumoniae contratto al San Bassiano, dove era stato ricoverato il 14 settembre scorso per una trombosi alla gamba sinistra ed era stato operato tre volte in tre giorni, la prima volta per l’innesto di un bypass femorale, le altre due pare per sopraggiunte complicazioni. L’esame autoptico eseguito ieri dai due medici legali Cirnelli e Angelucci incaricati dal sostituto procuratore Claudia Brunino che ha aperto un’inchiesta chiarirà se sia stato il batterio Klebsiella la causa di tutto. Lo stesso batterio che avrebbe ucciso un altro paziente ad inizio anno e altri tre pazienti oncologici nel 2012. All’autopsia hanno assistito anche i consulenti di parte: non solo dei figli di Benetti che, assistiti dall’avvocato Giannantonio Stangherlin, dopo la tragedia avevano presentato un esposto in procura, ma anche le dottoresse Elisa Galzignan ed Elena Molon di chirurgia vascolare che, come atto dovuto, sono state indagate per omicidio colposo. Presente anche il consulente dell’Usl 7. Non è escluso che in seguito all’autopsia lo stesso sostituto procuratore possa nominare altri specialisti per vagliare le cartelle cliniche dei due ospedali in cui Benetti era stato ricoverato.
L’obiettivo è quello di accertare le cause del decesso e di valutare se vi siano state eventuali negligenze o errori da parte dei medici del San Bassiano che hanno sottoposto a tre interventi il 77enne. Capire anche se le sue condizioni di salute fossero così gravi, una volta trasferito a Castelfranco, da determinare l’amputazione dell’arto. Erano stati i tre figli che, non vedendo miglioramenti nel genitore ricoverato a Marostica, avevano deciso di trasferirlo nel Trevigiano.