Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tribunale, la corsa all’arretrato Quasi dimezzate le cause civili
Manca ancora un quarto dei cancellieri: sei processi su cento a rischio prescrizione
La scopertura del personale VICENZA è alta ma si lavora, anche grazie ad una serie di iniziative e collaborazioni, per abbattere l’arretrato, che effettivamente si è in parte riusciti a smaltire. E per evitare il rischio prescrizione, da cui nemmeno Vicenza è immune (supera infatti il 6%, oltre il dato regionale). Questa la fotografia della giustizia vicentina, così come è stata scattata all’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Iniziamo dalla nota dolente, le piante organiche. I termini sono positivi se ci si riferisce ai giudici: sei quelli che hanno preso servizio a Vicenza, facendo lievitare il numero a 42 giudici. Diversa invece la situazione del personale amministrativo. A Borgo Berga dovrebbero essere operativi 128 amministrativi ma in carico ve ne sono solo 95, per una scopertura che a fine novembre era del 25,8%. Una scopertura elevata, che tiene conto di distacchi e assenze di vario titolo, e che è acuita dal fatto di essere rapportata da una pianta organica molto sottodimensionata. Ciò nonostante in due anni (200152017) il numero complessivo di cause civili ultratriennali, il cosiddetto arretrato patologico, è diminuito di 2657 unità, passando da 7358 a 3873, con conseguente riduzione anche di quanto potenzialmente sarebbe stato chiamato a pagare lo Stato per la lentezza della risposta di giustizia.
Un risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione con università, ordini professionali, associazioni di volontariato e casa circondariale. Positivi anche i tempi processuali: sono migliorati in quasi tutti i settori del civile. Questo anche grazie alla creazione della sottosezione famiglia con riduzione dei tempi di fissazione udienza e abbattimento dell’arretrato - e della sottosezione bancaria, che ha consentito una definizione più rapina delle controversie in materia.
Anche nel settore lavoro è stato definito molto dell’arretrato (a fine novembre c’erano solo 116 cause ultratriennali) questo anche grazie l’impegno di magistrati addetti all’ufficio e all’ausilio di giudici onorari in affiancamento. Determinante, per evadere le sopravvenienze in termini rapidi nel settore delle esecuzioni mobiliari, l’utilizzo del processo telematico e delle prenotazioni informatiche delle udienze per i pignoramenti presso terzi. Per le esecuzioni immobiliari c’è stato un notevole incremento delle aggiudicazioni: nel primo semestre del 2017 il numero è stato pari a quello complessivo dei due anni precedenti. Sul fronte fallimenti dichiarati c’è stata invece una riduzione.
Anche sul versante penale la scopertura della pianta organica dei magistrati e del personale amministrativo si fa sentire sull’efficienza del settore: ad oggi sono al lavoro due collegi sui quattro previsti e i ruoli monocratici dei giudici in servizio (nove giudici su quattordici) stanno riassorbendo quelli dei magistrati trasferiti. C’è stata comunque una riduzione delle sopravvenienze per la quasi totalità di reati: sia di competenza collegiale (-4%) sia monocratica (-2%). Quanto al gip-gup (giudici preliminari), ha mantenuto un livello di performance positivo.