Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
A Vicenza la chiesa del futuro cerca animatori pagati e professionisti
Cercasi animatori pagati, dalla diocesi di Vicenza, per coordinare le attività dell’oratorio e fare da «ponte» per tutti gli altri servizi che riguardano i giovani: dagli scout all’Azione cattolica, fino all’aiuto nella ricerca del lavoro e nella soluzione di problemi legati all’integrazione.
A Vicenza la diocesi ha aperto un bando per dieci posti con contratti triennali retribuiti: «E’ una figura nuova, va “oltre” anche rispetto al ruolo del prete cappellano – osserva don Lorenzo Dall’Olmo, responsabile della pastorale giovanile – l’obiettivo è creare reti e rivitalizzare il ruolo dell’oratorio, che fino a poco tempo fa era un punto di riferimento».
Di preti, si sa, nelle parrocchie ce ne sono sempre meno. «I volontari invece non mancano, anzi – assicura don Lorenzo Dall’Olmo – tuttavia abbiamo ritenuto che per questo ruolo il semplice volontario non fosse sufficiente: l’animatore di comunità deve essere professionalmente preparato». I dieci animatori che la diocesi cerca avranno il compito di rendere più vitali, coordinandole tra loro, le risorse educative che già sono presenti e ruotano attorno agli oratori parrocchiali. A promuovere l’iniziativa, oltre alla Curia, c’è la Caritas (che si occuperà anche dei contratti e dei pagamenti) e da Noi Associazione. L’offerta è rivolta a giovani uomini e donne fra i 25 e i 35 anni, con un diploma di laurea, esperienze nella gestione di gruppi informali in campo socio-ecucativo oltre, infine, alla residenza nella diocesi vicentina. La diocesi richiede una motivazione che vada oltre il semplice impegno economico: l’operato dell’animatore di comunità si concretizzerà in 15 ore di impegno settimanale, retribuite con una cifra ancora non definita (alcune centinaia di euro al mese). Il primo appuntamento per gli aspiranti animatori è in programma domani sera alle 20.30 al Centro Vocazionale Ora Decima di Vicenza, dove verrà presentato ufficialmente il progetto.
Le persone selezionate dovranno «accompagnare la comunità» facendo da punto d’unione e promuovendo la collaborazione del volontariato già esistente. Nelle intenzioni della diocesi vicentina dovranno occuparsi pure di lavoro e occupazione, temi senz’altro presenti e pressanti per i giovani. «Si tratta di una proposta fortemente voluta dal vescovo Beniamino Pizziol sia per rendere l’oratorio un luogo vivo sia per dare una risposta concreta al problema della disoccupazione giovanile - spiega Matteo Refosco della Pastorale Giovanile -. I giovani che stiamo cercando non andranno a sostituire figure esistenti, ma affiancheranno ogni comunità nell’esprimere i propri bisogni». I giovani selezionati saranno supervisionati per tutta la durata dell’incarico da un gruppo di lavoro professionale, che si occuperà anche della selezione. Da qui ad aprile sono già in programma quattro incontri formativi, che permetteranno alla diocesi di capire quali sono i candidati più adatti.
«Verranno approfondite tematiche molto diverse tra loro - prosegue Refosco - e soprattutto serviranno per approfondire la conoscenza reciproca. L’iniziativa si inserisce perfettamente nel nuovo cammino che la Chiesa vicentina sta percorrendo per dare maggiore responsabilità al mondo laicale, e in questo caso soprattutto al mondo dei giovani».