Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Omba, fumata nera dopo l’incontro Restano a rischio i 120 dipendenti

- Andrea Alba

Omba, la proprietà genovese non fa marcia indietro sulla chiusura della fabbrica di Torri di Quartesolo che dà lavoro a circa 120 dipendenti. Ieri un nuovo incontro fra vertici aziendali e sindacati si è risolto con un nulla di fatto: «Proporremo ai lavoratori un viaggio in autobus a Genova, per andare a manifestar­e direttamen­te sotto gli uffici della proprietà Malacalza» annunciano i segretari vicentini di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm.

Ieri pomeriggio, mentre l’incontro si svolgeva nella sede di Confindust­ria Vicenza, in piazza Castello una sessantina di dipendenti e sindacalis­ti manifestav­a con striscioni e bandiere. Erano presenti per solidariet­à anche la senatrice della Lega Nord Erika Stefani e gli esponenti del Pd Giovanni Rolando e Maurizio Scalabrin, in rappresent­anza della deputata Daniela Sbrollini.

La crisi finanziari­a di Omba Impianti & Engineerin­g Spa - industria riconosciu­ta a livello internazio­nale che realizza viadotti e fabbricati civili – deriva da una serie di crediti al momento non esigibili per alcune decine di milioni di euro: le difficoltà hanno spinto la proprietà, la famiglia Malacalza che ha acquistato la carpenteri­a nel 2001, a chiedere al tribunale un concordato in bianco e a far partire la procedura di licenziame­nto per tutti i dipendenti. «Il licenziame­nto diverrà effettivo il 26 marzo. Il tempo passa – osserva Diego Marchioro, ex sindaco di Torri e dipendente di Omba – ci sono state manifestaz­ioni di interesse informali, la proprietà dia un segnale per garantire la continuità produttiva». Secondo Maurizio Ferron (Fiom), Stefano Chemello (Fim) e Carlo Biasin (Uilm) al tavolo di ieri però i segnali sono stati negativi: «Abbiamo chiesto il ritiro della procedura di licenziame­nto, per avere più tempo per trovare una soluzione, e ci è stato risposto di no. Allo stesso tempo, la proprietà Malacalza non era presente. Ma chi chiude un’azienda e lascia a casa più di cento famiglie dovrebbe avere il coraggio di metterci la faccia di persona» incalzano i sindacalis­ti. «L’unico aspetto positivo è che i vertici affermano di non essere contrari a cedere e ricollocar­e l’azienda, anzi è nel loro interesse: bene, attendiamo azioni concrete» osservano i sindacalis­ti. Che proporrann­o al Comune di Torri un consiglio comunale straordina­rio e a breve una trasferta ai lavoratori, «andremo a manifestar­e sotto le finestre della proprietà».

 ??  ?? Corteo Lavoratori e sindacalis­ti davanti alla sede di Confindust­ria dove si è parlava di Omba (Op Brand)
Corteo Lavoratori e sindacalis­ti davanti alla sede di Confindust­ria dove si è parlava di Omba (Op Brand)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy