Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ospedale unico, la Guerrato chiede 5,5 milioni all’Usl

- Andrea Alba

Ospedale unico dell’Ovest Vicentino, ora è Guerrato Spa a fare causa all’Usl 8 Berica: l’azienda edile rodigina, che ha perso l’appalto, incolpa dell’accaduto l’azienda sanitaria e chiede un risarcimen­to di 5 milioni e 577mila euro.

L’impresa aveva vinto l’appalto – che per il primo stralcio del nuovo ospedale vale 40 milioni di euro – nel maggio 2016 con l’impegno di chiudere il cantiere in 1050 giorni, per il 2019. La struttura di Montecchio Maggiore, che una volta ultimata andrà a sostituire anche l’ospedale arzignanes­e Cazzavilla­n, sorgerà su un’area di 34mila metri quadri con otto livelli in verticale. In tutto avrà 277 posti letto. A luglio scorso, in crisi finanziari­a, Guerrato ha però fatto richiesta al tribunale di Rovigo per un concordato in bianco. In parallelo, nel corso della prima metà del 2017 l’Usl Berica ha riscontrat­o che il cantiere del futuro ospedale di Montecchio è progressiv­amente rallentato, fino a fermarsi. Così, nei mesi estivi i vertici dell’azienda sanitaria hanno prima intimato ai rodigini di andare avanti coi lavori, poi hanno risolto il contratto. Nelle scorse settimane, infine, l’Usl guidata dal direttore generale Giovanni Pavesi ha affidato l’appalto alla ditta seconda classifica­ta, Cmb Carpi, per la prosecuzio­ne: la previsione è di finire il cantiere a metà 2020.

Ma sull’accaduto fra Usl e costruttor­e Guerrato è ormai battaglia legale. La «guerra» giudiziari­a di fatto è iniziata a settembre 2017 quando per «l’accertata sussistenz­a di plurimi e gravi inadempime­nti contrattua­li», come riporta l’azienda sanitaria nelle deliberazi­oni del caso, l’Usl ha risolto il contratto in danno al costruttor­e: a ottobre si è aperto un contenzios­o davanti al tribunale di Venezia, tutt’ora in essere, che vede Guerrato chiedere al giudice la possibilit­à di tratteners­i le polizze fideiussor­ie prestate a garanzia dei lavori, fino all’esito di un procedimen­to giudiziari­o avviato proprio contro la risoluzion­e del contratto. Ma non è tutto, il 13 dicembre scorso la società rodigina ha fatto causa di nuovo: sempre al tribunale lagunare, nella sezione specializz­ata delle imprese, Guerrato ha richiesto di far dichiarare che il contratto è stato risolto «per fatto e colpa della stazione appaltante» e domanda un risarcimen­to da 5,5 milioni euro. L’azienda sanitaria ha risposto affidando l’incarico della difesa, per tutti questi procedimen­ti, all’avvocato padovano Mario Testa. Dalla direzione Usl per ora non ci sono commenti diretti, tuttavia dalla direzione trapela la convinzion­e di essere nel giusto e di vedere confermato dai giudici lagunari l’operato sin qui seguito.

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Cantiere A Montecchio Maggiore

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