Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte, nulla di fatto sulla commission­e Zaia sprona: «Un ritardo imbarazzan­te»

Non c’è intesa sulla presidenza dell’organo di controllo. Il governator­e: farei io il commissari­o

- Raffaella Forin

Una battuta, ma anche un pungolo ad accelerare un cantiere che procede lento. Mentre in Comune non si riesce ad istituire la commission­e consiliare incaricata di monitorare i lavori al Ponte degli alpini, il presidente del Veneto sprona a fare presto e bene il restauro di un’opera che è storia, memoria e simbolo, e per la quale la Regione ha destinato 1milione 700mila euro. Da Cittadella, ieri, al varo di nuove apparecchi­atore per l’ospedale locale, Luca Zaia ha dapprima giocato: «Sul ponte è tutto fermo? Trattandos­i del Ponte degli alpini, potrei accettare, per la prima volta nella (mia, ndr) storia di fare il commissari­o» Poi, il governator­e ha accelerato: «È imbarazzan­te. È un’opera di Palladio, elemento simbolo non solo a livello regionale ma nazionale e internazio­nale. È come se parlassimo del Ponte vecchio di Firenze o della torre Eiffel: si sblocchi questa situazione. La Regione ci ha messo dei soldi, e anche il governo... Vogliamo il ponte restaurato. Non vorrei mai andare a celebrare il funerale di pezzi di legno, che in virtù di una piena sono andati giù».

Intanto, ieri sera, anche la seconda convocazio­ne per la nomina di presidente e vice della commission­e voluta dal Consiglio per seguire l’intervento di restauro, si è risolta con un nulla di fatto. A giungo la maggioranz­a aveva deliberato che la presidenza spettasse alle opposizion­i, ma queste hanno ribadito quanto sostenuto nella prima seduta: «Non è una commission­e di indagine come da noi proposto per far luce sulla vicenda. Quella votata dal governo dalla città è un normale organismo senza poteri, per cui rifiutiamo la presidenza». Tutto da rifare, quindi. «I capigruppo si riuniranno per decidere se questa commission­e vedrà la luce - dice Carlo Ferraro, presidente del consiglio –. In caso affermativ­o, si dovrà modificare l’assegnazio­ne della presidenza». «A questo punto mi chiedo che senso abbia istituirla – aggiunge Bruno Bernardi della maggioranz­a - Troveremo un modo alternativ­o per seguire da vicino i lavori e comunicare con i cittadini».

Il «nodo» No delle minoranze alla struttura che dovrebbe monitorare i lavori: non è quel che volevamo

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Empasse I lavori per il restauro del Ponte degli Alpini vanno a rilento e la politica si divide sui controlli

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