Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, nulla di fatto sulla commissione Zaia sprona: «Un ritardo imbarazzante»
Non c’è intesa sulla presidenza dell’organo di controllo. Il governatore: farei io il commissario
Una battuta, ma anche un pungolo ad accelerare un cantiere che procede lento. Mentre in Comune non si riesce ad istituire la commissione consiliare incaricata di monitorare i lavori al Ponte degli alpini, il presidente del Veneto sprona a fare presto e bene il restauro di un’opera che è storia, memoria e simbolo, e per la quale la Regione ha destinato 1milione 700mila euro. Da Cittadella, ieri, al varo di nuove apparecchiatore per l’ospedale locale, Luca Zaia ha dapprima giocato: «Sul ponte è tutto fermo? Trattandosi del Ponte degli alpini, potrei accettare, per la prima volta nella (mia, ndr) storia di fare il commissario» Poi, il governatore ha accelerato: «È imbarazzante. È un’opera di Palladio, elemento simbolo non solo a livello regionale ma nazionale e internazionale. È come se parlassimo del Ponte vecchio di Firenze o della torre Eiffel: si sblocchi questa situazione. La Regione ci ha messo dei soldi, e anche il governo... Vogliamo il ponte restaurato. Non vorrei mai andare a celebrare il funerale di pezzi di legno, che in virtù di una piena sono andati giù».
Intanto, ieri sera, anche la seconda convocazione per la nomina di presidente e vice della commissione voluta dal Consiglio per seguire l’intervento di restauro, si è risolta con un nulla di fatto. A giungo la maggioranza aveva deliberato che la presidenza spettasse alle opposizioni, ma queste hanno ribadito quanto sostenuto nella prima seduta: «Non è una commissione di indagine come da noi proposto per far luce sulla vicenda. Quella votata dal governo dalla città è un normale organismo senza poteri, per cui rifiutiamo la presidenza». Tutto da rifare, quindi. «I capigruppo si riuniranno per decidere se questa commissione vedrà la luce - dice Carlo Ferraro, presidente del consiglio –. In caso affermativo, si dovrà modificare l’assegnazione della presidenza». «A questo punto mi chiedo che senso abbia istituirla – aggiunge Bruno Bernardi della maggioranza - Troveremo un modo alternativo per seguire da vicino i lavori e comunicare con i cittadini».
Il «nodo» No delle minoranze alla struttura che dovrebbe monitorare i lavori: non è quel che volevamo