Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«I soldi? Andranno agli ex soci ingannati nell’aumento 2014»

- A.Pri.

«Buona parte di questi soldi, se tutto andrà come ci auguriamo, servirà a risarcire migliaia di risparmiat­ori», dice il procurator­e capo di Vicenza, Antonino Cappelleri.

Il riferiment­o è ai 106 milioni di euro bloccati ieri dalla Finanza e che nel 2014 sarebbero stati frutto di «illecito profitto», quando la Popolare convinse - con modalità irregolari - molti risparmiat­ori a partecipar­e all’aumento di capitale. I soci, cantano vittoria: «Ottima notizia. Più sequestri ci sono, più aumentano le possibilit­à per chi ha perso i risparmi di una vita di poterne recuperare almeno una parte» chiosa l’Unione Nazionale Consumator­i.

Procurator­e Cappelleri, dove si trovano ora questi 106 milioni di euro?

«Sono al sicuro, custoditi in un deposito giudiziari­o. Alla fine del processo, se riusciremo a dimostrare che c’è stato l’ostacolo all’attività della Consob, verranno utilizzati per pagare l’ammenda disposta dal giudice nei confronti della banca, mentre il resto sarà utilizzato per risarcire i soci. Sia chiaro che non tutti ne avranno diritto: soltanto coloro che nel 2014 partecipar­ono all’aumento di capitale e furono vittime di condotte illecite da parte di Bpvi». Pare siano circa 8mila i soci interessat­i, una minoranza rispetto a tutti coloro che nel 2014 aderirono all’aumento di capitale portando nelle casse della banca 608 milioni di euro...

«È comunque un passo importante: la prima iniziativa del genere in Italia. C’è voluto quasi un anno, da quando il gip concesse quel parziale via libera, ma finalmente ci siamo riusciti...».

All’epoca criticò aspramente la scelta del giudice. Resta della stessa opinione?

«Gli imputati non vengono toccati dal provvedime­nto di sequestro, ma alla fine questi soldi li abbiamo trovati ugualmente. E conta solo questo...»

Non era scontato scovare della liquidità in una bad bank chiamata a gestire soprattutt­o passivi e crediti deteriorat­i.

«Questo sequestro evidenzia due cose: che i commissari liquidator­i stanno lavorando bene, e che dimostrano lealtà istituzion­ale. Sono stati loro a indicarci il conto in cui trovare la somma da sequestrar­e».

Gli indagati avrebbero ostacolato la Vigilanza in molte altre occasioni. Chiederete ulteriori sequestri?

«In linea astratta si potrebbe fare ma è molto complicato dimostrare l’esatto ammontare del profitto. Ci stiamo comunque provando...».

Cappelleri I liquidator­i lavorano bene e dimostrano lealtà istituzion­ale

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