Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza, un Cuore da 44mila euro
La vittoria a Salò consegna una squadra viva e spavalda, mentre non si fermano i versamenti dei tifosi. E tra voci e contatti per l’asta spunta anche Paul Baccaglini
E’ commovente l’attaccamento dei tifosi del Vicenza ai colori biancorossi. A ieri sera erano arrivati a quasi 44.000 euro i versamenti effettuati tramite «Cuore Biancorosso» dagli appassioanti vicentini che, dopo aver accompagnato alla vittoria la squadra di Nicola Zanini sabato a Salò, continuano senza sosta a dimostrare con i fatti concreti l’affetto verso la loro squadra del cuore.
Una iniziativa che sta trovando un grande successo, mentre slitta l’apertura della campagna abbonamenti che per motivi di carattere tecnico sarà attiva da domani. Dispiace dirlo, invece, ma non sembra dare buoni risultati la proposta di personalizzare i 2.350 seggiolini della tribuna centrale del Menti. L’iniziativa prevede di poterli acquistare a gruppi di tre, per un costo di tremila euro. I seggiolini potranno essere rivestiti sino a fine stagione con il nome dell’azienda, della famiglia o del familiare tifoso che si vuole ricordare, ma la proposta ad oggi non pare aver avuto il successo sperato. In un contesto che rimane incerto anche se con spirgali positivi, la buona notizia è che a brevissimo, forse già oggi o domani, le mensilità di settembre e ottobre (non pagate a dicembre) saranno onorate grazie alla fideiussione di 750mila euro che la Lega di serie C ha escusso ai soci Vi.Fin. Stelvio Dalla Vecchia e Marco Franchetto che l’avevano firmata a garanzia in estate. Con questa premessa fa meno paura la scadenza del 16 febbraio per le mensilità di novembre e dicembre, mentre le consuete voci attorno alla società cominciano a prendere quota, con qualche gruppo che ha deciso di uscire allo scoperto e rendere pubblico l’interesse per il club berico.
E’ il caso di Ubaldo Calabrò che con la sua cordata già a dicembre aveva cercato di acentrambi quistare il club prima dai soci di Vi.Fin., allora proprietaria della società di via Schio, poi contattando Fabio Sanfilippo che nel frattempo aveva definito l’acquisto del Vicenza. In i casi Calabrò avrebbe dovuto presentarsi con circa due milioni di euro, cosa nei fatti mai successa. Nei giorni scorsi Calabrò ha contattato il curatore fallimentare Nerio De Bortoli — il quale non ha voluto commentare la cosa — precisando quale sarà l’organigramma e presentando garanzie bancarie a copertura dell’operazione. Calabrò ha fatto sapere che è pronto a partecipare all’asta che dovrebbe tenersi non prima della metà di marzo. Interessati al club berico ci sono altre vecchie conoscenze come il gruppo francese capitanato da Raphael Clairin e Brice Desjardins, già due volte dati per vicini al club di via Schio. Ma una richiesta di informazioni sulla situazione del Vicenza calcio è stata fatta nei giorni scorsi anche da Paul Baccaglini, l’imprenditore e personaggio televisivo che ha trattato l’acquisto del Palermo senza però arrivare a chiudere con il patron della società rosanero Maurizio Zamparini. Una serie di candidature che, almeno sulla carta, non sembrano particolarmente forti.
Nel contesto non poteva mancare una cordata vicentina che in molti vorrebbero legata alla famiglia Amenduni, che però nega un coinvolgimento con cordate finalizzate all’acquisto del Vicenza.