Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Una bidella «So chi è e dove vive»

- D.P.

Teresa Acampora fa la bidella in una scuola di Montebellu­na (Treviso) ma vive a Feltre. Sabato scorso ha inviato un’e-mail alla procura di Belluno, dicendo di conoscere la persona che si nasconde dietro allo pseudonimo «Erostrato».

Signora Teresa, chi è Erostrato e dove abita?

«È un 59enne malato, che ha bisogno di aiuto. Pensa di dormire con la madre, che è morta da parecchi anni, ed è schizofren­ico. Non ha soldi nè amici. Abita ad Anzaven, piccola frazione di Cesiomaggi­ore».

Come fa ad essere sicura che sia lui?

«Quando ho visto la lettera che ha inviato all’asilo di Cergnai ho riconosciu­to la calligrafi­a, i simboli e il modo di costruire le frasi. Le persone scrivono le lettere alla stessa maniera anche dopo anni. E poi fuori dalla sua casa c’erano frasi inneggiant­i a Hitler».

Siete amici?

«Cinque anni fa, prima di isolarsi, veniva a casa mia quasi ogni mattina, ad aiutarmi. Ho due disabili a carico e si era affezionat­o a loro. Non è capace di far del male. Può avere comportame­nti vendicativ­i, non violenti».

Però minaccia i bimbi.

«Non farebbe mai del male a dei bambini».

L’ha più rivisto?

«Sì, lunedì. Ha cominciato a parlare subito di Erostrato. Del fatto che aveva commesso grossi errori ma ha dimostrato grande cultura. Mi ha spiegato che i simboli della lettera provengono da un linguaggio vichingo. Lui non ha Internet, solo libri di latino e filosofia che gli hanno regalato».

E poi cosa le ha detto?

«Che se Erostrato avesse voluto intossicar­e qualcuno, avrebbe messo antrace vera nelle lettere. Perché è semplice da preparare e mi ha spiegato come. Poi s’è lamentato di un’insegnante (come nell’ultima lettera, ndr) che non sa scrivere in italiano e non si merita il posto».

Perché ce l’ha con il mondo?

«E’ un uomo che ha bisogno di aiuto, economico e psicologic­o. Non ha neanche la bombola del gas. Si taglia la legna nel bosco e si accende il fuoco. Lunedì l’ho visto male. Le mani sono deformate dall’artrosi e piene di nodi. Ma è ancora agile come una volpe».

Perché si è fatta viva così tardi?

«Le lettere mi hanno fatto tornare in mente tutto. Ho scritto che lo conoscevo anche sul post ipocrita di Michele Balen, ex sindaco di Cesiomaggi­ore. È un Comune che non offre servizi alle persone problemati­che, ho abitato lì per anni e c’è un solo assistente sociale».

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