Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Matrimonio in villa, è flop Il Comune rivede le tariffe
Almeno mille euro a residenza, 17 «sì» in tre anni
Diciassette matrimoni in poco più di tre anni. Ci sarà anche il tema della crisi delle celebrazioni in città, ma i numeri resi noti dal Comune sono chiari: i palazzi del centro e le ville palladiane non attirano. Cioè non richiamano i promessi sposi che vogliono dirsi il fatidico «sì» fra i quadri di palazzo Chiericati, sotto le volte della Basilica palladiana o nei locali affrescati di villa Valmarana ai Nani. Tanto che ora, il Comune, pensa a una revisione delle tariffe, spinta proprio dalle osservazioni mosse dai titolari delle ville che avevano messo a disposizione le loro stanze. «Ci hanno chiesto di rivedere le nostre tariffe per rendere più appetibile la scelta delle ville dichiara l’assessore alla Semplificazione, Filippo Zanetti ed è un ragionamento che intendiamo iniziare a valutare». Insomma, la strada che l’amministrazione potrebbe imboccare è quella di una revisione del costo chiesto ai privati per celebrare il matrimonio al di fuori delle sedi «tradizionali».
Nel 2015 la Giunta di Palazzo Trissino ha allargato il numero delle sedi titolate a ospitare matrimoni anche a Palazzo Chiericati, Teatro Olimpico, Basilica palladiana, villa Guiccioli e villa Valmarana ai Nani (in convenzione con la proprietà privata).
Da quell’anno, però, i riti che si sono svolti in queste sedi sono «appena» 17: 15 fra Olimpico e Basilica e uno ciascuno al Chiericati e a villa Valmarana. L’ultimo, nel 2018, è quello del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci, il primo a sposarsi fra i saloni dell’edificio di piazza Matteotti.
I numeri si inseriscono in un periodo storico in cui i matrimoni si riducono in modo drastico (-30 per cento negli ultimi dieci anni, con 270 matrimoni registrati nel 2017 in città) ma di fatto registrano un flop.
E c’è chi punta il dito sulle tariffe stabilite proprio dalla Giunta, che vanno dai 1000 euro per sposarsi al Teatro Olimpico ai 2000 euro per la Basilica, mentre il costo per portare personale e registri comunali in villa Valmarana ai Nani è di 1000 euro (a cui va aggiunta la tariffa richiesta dalla proprietà dell’edificio). Proprio da quest’ultima sede l’unica privata - sarebbero arrivate però delle lamentele: «Ci hanno chiesto di ridurre la tariffa che chiediamo come Comune - spiega Zanetti - ma noi abbiamo preso a riferimento i nostri monumenti, non possiamo incentivare la soluzione in villa a scapito dei nostri edifici».
Dunque, la soluzione di Palazzo Trissino sarebbe quella di riprendere in mano tutte le tariffe per le celebrazioni nuziali e rivederle, con tutta probabilità al ribasso, in modo da richiamare un maggior numero di nubendi.