Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Nuovo complesso commerciale blitz dei negozianti in Comune «Iniziativa privata deleteria per noi» Commissione affollata. Sponda delle minoranze: «Il traffico sarà insostenibile»
Il progetto del nuovo BASSANO complesso commerciale di via Capitelvecchio, detto anche Area Pengo - comprende gli stabili dell’ex Morassutti, della vecchia sede del Credito cooperativo e dell’attuale Eurobrico - viaggia verso il consiglio comunale e, in vista della decisione finale, Confcommercio torna a ribadire la propria contrarietà.
Una linea intrapresa fin da subito dall’associazione di categoria, che già lo scorso novembre aveva protocollato le proprie «osservazioni» dichiarando «l’incomprensibile volontà politica di appoggiare e sostenere questa opera a scapito delle attività commerciali di tutto il territorio».
«Chiediamo di riflettere sul da farsi e di tutelare il commercio di prossimità e delle tantissime piccole e micro imprese del territorio – sostiene Confcommercio che ieri, con una folta delegazione, era presente alla commissione consiliare dove sono state analizzate le criticità dell’operazione a partite dalle ricadute sulla rete viaria – Non capiamo le motivazioni che spingono l’amministrazione cittadina a sostenere con vigore questa iniziativa privata, deleteria non solo per gli equilibri commerciali, ma anche per la circolazione e la sostenibilità ambientale del Bassanese oltre che della città».
Alla seduta sono intervenuti anche i tecnici dello studio Conte che hanno effettuato l’impatto viabilistico del progetto fornendo alcuni dati rilevati e altri stimati. Su via Capitelvecchio ogni giorno transitano 7mila veicoli per ogni senso di marcia: da qui la preoccupazione di commercianti e consiglieri di opposizione che temono l’effetto tappo verso il centro con l’apertura del nuovo centro. Secondo i tecnici, nelle ore di punta potrebbero essere 230 le autovetture in uscita e in entrata dal previsto polo commerciale.
Per i consiglieri della minoranza Roberto Marin, Tamara Bizzotto, Mariano Scotton e Annamaria Conte il rischio è che si crei un blocco del traffico con pesanti conseguenze in tutta l’area . «È impensabile approvare quell’intervento per diversi motivi – sostiene Roberto Marin della civica Impegno per Bassano - Il Comune incassa 1 milione e 300mila euro per gli oneri di urbanizzazione e 200mila euro per la sistemazione di via Carpellina sulla quale sarà ricavata una pista ciclabile. I primi sono previsti per legge. In realtà, l’amministrazione porta a casa solo i 200mila euro a fronte della concessione di un’operazione da 20 milioni di euro, di cui il privato ha certamente diritto, ma che senza soluzioni peggiorerà la già molto critica circolazione in quel punto».
E ancora: «Non sono previste corsie di immissione e di deflusso dei veicoli al futuro polo distributivo - si conclude dalla minoranza -. Gli accessi danno direttamente sulla statale e questo creerà forti disagi al traffico già sostenuto per la presenza di altri centri commerciali nelle immediate vicinanze. Inoltre, su via Carpellina si prevede di istituire il senso unico: le auto si riverserebbero su quartiere Firenze ad alta intensità abitativa dove vige il limite dei 30 chilometri orari».