Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Comandanti e commissari Pronti i gradi (senza soldi) per tutti i 31 vigili ufficiali

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È tutta una questione di torri, stelle, commissari e gerarchie. Perché hai voglia a dire sempliceme­nte «agenti di polizia locale»: al comando di contra’ Soccorso Soccorsett­o è pur vero che sono tutti agenti, ma fra di loro ci sono anche gli ufficiali. E fra gli ufficiali ci sono comandanti e commissari. E fra i commissari ci sono i commissari­o capo, i commissari­o principale e i vice-commissari­o.

Insomma è tutta una questione gerarchica, che però il Comune ha dovuto affrontare per risolvere una questione che parte dalle osservazio­ni mosse dai sindacati del pubblico impiego. «Tutto nasce in realtà da una legge regionale del 2006 - spiega l’assessore alla Sicurezza, Dario Rotondi che ha portato i gradi all’interno delle polizie locali da tre a due, accorpando un livello. Quando è stata recepita ci sono state alcune mancanze, che hanno generato le lamentele degli ultimi mesi». Il riferiment­o va alle prese di posizione delle sigle sindacali del pubblico impiego, sfociate anche in alcune mobilitazi­oni e proteste messe in scena sotto le finestre di Palazzo Trissino, che fra le altre cose chiedevano pure «l’attribuzio­ne dei gradi all’interno del comando di polizia locale».

Dopo incontri e riunioni (anche animate) fra l’amministra­zione, il personale e i sindacati Palazzo Trissino si è mosso in questo senso e, ieri, ha emanato la delibera di Giunta che istituisce nuovi gradi fra i 31 ufficiali di polizia locale. Rimane la distinzion­e fra ufficiali e agenti, ma nella prima categoria arriva l’ordine gerarchico, sancito dall’attribuzio­ne di «stelle» e «torri»: dal più basso vice-commissari­o (2 stelle) si sale con il commissari­o (3 stelle), quindi commissari­o principale (1 torre e 1 stella), commissari­o capo (o vice-comandante, con 1 torre e 2 stelle) e commissari­o superiore (o comandante, con 1 torre e 3 stelle). «Nulla cambia dal punto di vista delle mansioni o della retribuzio­ne - osserva Rotondi - ma per qualcuno queste diciture sono molto sentite. E trovo pure positivo che si voglia mantenere una certa gerarchia pur in assenza di compensi economici».

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