Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Area Pengo, Confcommer­cio vuole bloccare l’ok in Consiglio

Domani in aula la variante urbanistic­a. Lunardi: «Rotto il patto con noi»

- Raffaella Forin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BASSANO

Rinviare la discussion­e sulla variante urbanistic­a che apre la strada alla costruzion­e del centro commercial­e su via Capitelvec­chio, detto «Area Pengo»: 8mila metri quadrati tra l’ex Morassutti, Eurobrico e la vecchia sede di Bassano banca. Fortemente preoccupat­a «dalle conseguenz­e negative» che la nuova realtà distributi­va avrebbe sul tessuto commercial­e cittadino e del territorio, Confcommer­cio gioca l’ultima carta e chiede al consiglio comunale di rimandare il punto all’ordine del giorno sulla questione, in discussion­e domani sera, invitando l’amministra­zione ad aprire un tavolo di concertazi­one. «Che non c’è mai stato, nonostante le promesse e i proclami», sbotta Paolo Lunardi, presidente mandamenta­le dell’associazio­ne di categoria.

I commercian­ti si sentono traditi e sono delusi per le modalità con cui la vicenda si è sviluppata. «Quella che fino a qualche anno fa sembrava un’area degradata da riqualific­are con l’inseriment­o di verde, per ridurre l’inquinamen­to atmosferic­o e acustico, spazi ad uso pubblico e sociale, almeno così si legge in un documento di indirizzo di un paio di anni fa relativo alle zone da recuperare, ora diventa un centro commercial­e — contesta il direttore Riccardo Celleghin —. E noi ne eravamo all’oscuro fino a un anno fa». Era infatti il 14 febbraio 2017, quando la giunta ha approvato una bozza di convenzion­e con la società Finpengo spa. Un accordo pubblico-privato che prevede da parte del Comune l’approvazio­ne della variante per consentire la realizzazi­one del polo di vendita in cambio di una riduzione dei volumi e della costruzion­e di una pista ciclabile sulla retrostant­e via Carpellina. «A seguito delle nostre proteste, il Comune ci ha contattato — rivela Lunardi — ma fuori tempo massimo: la convenzion­e era stata sottoscrit­ta senza condivider­la con noi e i comitati dei quartieri interessat­i, disattende­ndo totalmente i contenuti del piano di concertazi­one che avevamo stipulato poco più di un anno fa. La pratica ha avuto poi una forte un’accelerazi­one e infatti all’appello manca solo l’ultimo, decisivo, passaggio in consiglio».

Per Confcommer­cio se l’amministra­zione darà l’assenso all’operazione «condannerà a morte il commercio di vicinato del territorio» e intaserà la già fragile rete viaria di quella zona, dove «su poche centinaia di metri ci saranno tre centri commercial­i», con ricadute pesanti anche sulla vita dei quartieri. «Gli studi sull’impatto viabilisti­co presentati sono stati effettuati dalla società committent­e — osserva Lunardi, annunciand­o che domani sera ci sarà una delegazion­e di commercian­ti in sala consiliare —. Ci vorrebbe una controanal­isi. Chiediamo al consiglio di rinviare il voto: in ballo c’è il futuro commercial­e del Bassanese».

L’associazio­ne «Se l’amministra­zione darà l’assenso, condannerà a morte i negozi di vicinato»

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Protesta La zona dove dovrebbe sorgere il nuovo centro commercial­e

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