Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Area Pengo, Confcommercio vuole bloccare l’ok in Consiglio
Domani in aula la variante urbanistica. Lunardi: «Rotto il patto con noi»
BASSANO
Rinviare la discussione sulla variante urbanistica che apre la strada alla costruzione del centro commerciale su via Capitelvecchio, detto «Area Pengo»: 8mila metri quadrati tra l’ex Morassutti, Eurobrico e la vecchia sede di Bassano banca. Fortemente preoccupata «dalle conseguenze negative» che la nuova realtà distributiva avrebbe sul tessuto commerciale cittadino e del territorio, Confcommercio gioca l’ultima carta e chiede al consiglio comunale di rimandare il punto all’ordine del giorno sulla questione, in discussione domani sera, invitando l’amministrazione ad aprire un tavolo di concertazione. «Che non c’è mai stato, nonostante le promesse e i proclami», sbotta Paolo Lunardi, presidente mandamentale dell’associazione di categoria.
I commercianti si sentono traditi e sono delusi per le modalità con cui la vicenda si è sviluppata. «Quella che fino a qualche anno fa sembrava un’area degradata da riqualificare con l’inserimento di verde, per ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, spazi ad uso pubblico e sociale, almeno così si legge in un documento di indirizzo di un paio di anni fa relativo alle zone da recuperare, ora diventa un centro commerciale — contesta il direttore Riccardo Celleghin —. E noi ne eravamo all’oscuro fino a un anno fa». Era infatti il 14 febbraio 2017, quando la giunta ha approvato una bozza di convenzione con la società Finpengo spa. Un accordo pubblico-privato che prevede da parte del Comune l’approvazione della variante per consentire la realizzazione del polo di vendita in cambio di una riduzione dei volumi e della costruzione di una pista ciclabile sulla retrostante via Carpellina. «A seguito delle nostre proteste, il Comune ci ha contattato — rivela Lunardi — ma fuori tempo massimo: la convenzione era stata sottoscritta senza condividerla con noi e i comitati dei quartieri interessati, disattendendo totalmente i contenuti del piano di concertazione che avevamo stipulato poco più di un anno fa. La pratica ha avuto poi una forte un’accelerazione e infatti all’appello manca solo l’ultimo, decisivo, passaggio in consiglio».
Per Confcommercio se l’amministrazione darà l’assenso all’operazione «condannerà a morte il commercio di vicinato del territorio» e intaserà la già fragile rete viaria di quella zona, dove «su poche centinaia di metri ci saranno tre centri commerciali», con ricadute pesanti anche sulla vita dei quartieri. «Gli studi sull’impatto viabilistico presentati sono stati effettuati dalla società committente — osserva Lunardi, annunciando che domani sera ci sarà una delegazione di commercianti in sala consiliare —. Ci vorrebbe una controanalisi. Chiediamo al consiglio di rinviare il voto: in ballo c’è il futuro commerciale del Bassanese».
L’associazione «Se l’amministrazione darà l’assenso, condannerà a morte i negozi di vicinato»