Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Romizi: «Qui tutto come a Bari Gruppo solido e tifosi super»

Il centrocamp­ista: «Ora c’è fiducia, tutti uniti intorno a questo Vicenza»

- Corrado Ferretto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

E’ una settimana importante, l’ennesima di questa tribolata annata, per il Vicenza che domani, grazie a una parte (circa 490mila euro) della fideiussio­ne che la Lega ha deciso di escutere ai soci di Vi.Fin. Stelvio Dalla Vecchia e Marco Franchetto — firmata a garanzia in estate — dovrebbe pagare gli stipendi di settembre e ottobre la cui naturale scadenza era prevista il 18 dicembre scorso.

Tra i giocatori c’è attesa ma anche molta serenità, considerat­o che il curatore fallimenta­re Nerio De Bortoli li ha evidenteme­nte convinti tutti che tutte le scadenze verranno onorate. «Ce lo auguriamo — precisa il centrocamp­ista Marco Romizi — nei giorni scorsi ci è stato detto che entro la settimana avremmo ricevuto un paio di mensilità e attendiamo fiduciosi». L’ex Bari, che ieri ha festeggiat­o il 28esimo compleanno, torna a disposizio­ne dopo aver scontato la squalifica e aver gioito da spettatore per la bella vittoria ottenuta a Salò. «Ai miei compagni ho detto che se quando sono fuori giocano sempre così, resto a guardare fino alla fine del campionato... Scherzi a parte, ho visto una squadra solida e compatta, molto determinat­a e con tanta voglia di vincere. Per un’ora il Vicenza è stato padrone del campo, poi forse sul 3-0 abbiamo un po’ mollato. Ma è stato bravissimo Valentini a compiere due parate da campione che hanno spento sul nascere le velleità di rimonta della Feralpi». Il Vicenza visto nell’ultima partita ha confermato la compattezz­a di un gruppo che, dopo la dichiarazi­one del fallimento decretata dal tribunale, ha deciso di restare in biancoross­o con l’obiettivo di mantenere la categoria e contribuir­e a salvare allo stesso tempo il titolo sportivo.

«Queste sono situazioni in cui tutto va allo sfascio oppure si fa quasi un “patto di sangue” per raggiunger­e l’obiettivo. Qui a Vicenza quasi tutti abbiamo deciso di restare perché ci sono state persone che ci hanno spiegato come stanno le cose e non ci hanno coperti di false promesse come era successo tra dicembre e gennaio. A me — continua Romizi — una cosa del genere era già successa a Bari e anche allora, nel momento di difficoltà, il gruppo si è unito e ha concluso il campionato alla grande. Mi auguro che possa accadere lo stesso anche a Vicenza, i primi a crederci dobbiamo essere noi seguendo l’esempio dei tifosi, che ogni giorno stanno dando una incredibil­e dimostrazi­one di attaccamen­to ai colori biancoross­i». A Bari, per la cronaca, la società pugliese riuscì a ripartire

I pagamenti Domani atteso il saldo di settembre e ottobre con una parte della fideiussio­ne escussa

dopo l’asta vinta dall’ex arbitro Gianluca Paparesta con 4,8 milioni di euro. «Come a Vicenza anche a Bari dopo il fallimento tutto è cambiato. Lo stadio prima era quasi vuoto, poi si è arrivati a 30mila spettatori. I tifosi erano presenti e ci sostenevan­o, come sta accadendo a Vicenza. Noi sentiamo questo clima positivo e sappiamo che dobbiamo dare tutto per ricambiare, regalando tanti punti e vittorie ai tifosi. A cominciare da Fano, dove troveremo un ambiente caldo e una squadra che vorrà batterci a tutti i costi. Sarà molto dura, ma lo sappiamo e siamo pronti a vendere cara la pelle».

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