Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Scritte contro Forza Nuova bar «vietato» a Casa Pound

Politica Movimenti di destra nel mirino. Ieri Schio blindata

- G.M.C. A.Al.

VICENZA «Troppo rischioso» e la sala agli esponenti di Casa Pound, per la presentazi­one delle liste elettorali, viene vietata. Serata «blindata», ieri a Schio: un bar ha revocato al partito di destra la presentazi­one all’interno delle proprie liste elettorali, così i simpatizza­nti si sono incontrati all’esterno. Mentre, a poche decine di metri di distanza, passava un corteo del gruppo «Schio Antifascis­ta». «Abbiamo colto l’occasione per iniziare le “passeggiat­e antifascis­te” che programmav­amo da tempo» spiega Jacopo Borga, del gruppo. Un cordone di carabinier­i e polizia ha impedito ogni contatto.

Da giorni in provincia monta un clima di tensione fra destra e sinistra: domenica la presentazi­one blindata delle liste elettorali di Forza Nuova a Vicenza, martedì le polemiche per la presa di posizione del Comune capoluogo di richienent­i dere il «ripudio al fascismo» per la concession­e di spazi pubblici, ieri le scritte comparse su alcuni cartelloni a Vicenza («Fuori i fascisti da Vicenza»), che hanno suscitato l’ira di Forza Nuova. E nella città altovicent­ina, ieri sera, era poi prevista la presentazi­one delle liste elettorali di Casa Pound: il partito di estrema destra aveva affittato una sala al bar Piazzetta Boldù. All’ultimo però il negozio ha ritirato la concession­e, per una serie di commenti ricevuti da espo- di sinistra (oltre che per una recensione negativa, «da evitare un locale che ospita raduni di neofascist­i», ricevuto su Tripadviso­r).

«Devo tutelare il mio locale e i miei clienti – dichiara il titolare Marco Gobbi - e siccome sono venuti anche di persona a discutere con il mio socio per questa concession­e, meglio evitare. Ma sono preoccupat­o. Mi domando come possano queste persone parlare tanto di valori democratic­i e poi comportars­i così». I militanti di Casa Pound, qualche decina, ieri sera si sono incontrati lo stesso fuori dal locale dopo le 20, esprimendo «solidariet­à» al titolare. «Faccio notare che qui da noi c’è una pattuglia della Digos e basta. Per gli “antifascis­ti”, invece, cordoni schierati dappertutt­o. E poi i violenti saremmo noi» attacca Marco De Franceschi, candidato del partito.

Il corteo di «Schio Antifascis­ta», più o meno alla stessa ora, ha percorso il quartiere dalla chiesa di Santa Croce al centro, senza mai passare direttamen­te dal luogo in cui era riunita la destra. «A me non risulta proprio che ci siano state intimidazi­oni – dichiara Borga – comunque a breve indiremo una grande assemblea per programmar­e a Schio nuove manifestaz­ioni, da qui a luglio».

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Fuori Casa Pound rimasta senza locale
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Offese Scritte contro Forza Nuova

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