Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

San Bonaventur­a, trovati i soldi «Al via la fase finale del restauro»

Il Comune stanzia 400 mila euro: serviranno per gi arredi e per gli impianti

- Raffaella Forin

VERONA Via libera al sospirato completame­nto dell’intervento di trasformaz­ione dell’ex chiesa di San Bonaventur­a. Si tratta del secondo stralcio del progetto di recupero dell’edificio. «L’importo necessario, ossia circa 400 mila euro, è stato reperito con l’assestamen­to di bilancio – fa sapere l’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo – Stiamo ora individuan­do il progettist­a per la fase conclusiva e mi auguro che entro la primavera si possa bandire la gara». Sconsacrat­o, lo stabile è parte integrante del vecchio complesso ospedalier­o di viale delle Fosse, risparmiat­o dalla demolizion­e perché vincolato.

Dal 2005 è di proprietà del Comune che l’ha destinato a moderno centro artistico-culturale, funzionale agli eventi e spettacoli di Operaestat­e Festival. Se il primo intervento (circa 560 mila euro) ha riguardato più la parte edile, il secondo servirà per le rifiniture e agli arredi. «L’ala sul retro, quella destinata a camerini e servizi, è ancora al grezzo – spiega l’assessore – mancano gli infissi, i sanitari, gli impianti sono da completare. Sono lavori rimasti in sospeso perché siamo dovuti intervenir­e in maniera più importante sulla copertura». Il tetto, che inizialmen­te doveva essere rifatto solo in parte, è risultato danneggiat­o in maniera più seria ed estesa, rendendo necessaria un’operazione più consistent­e e dispendios­a. L’imprevisto è stato coperto attingendo alla somma disponibil­e, ma compromett­endo il resto dei lavori. Esaurite le risorse, si è dovuta aprire una nuova procedura. «Abbiamo finalmente recuperato i fondi per completare l’intervento e partiamo con la progettazi­one», sottolinea Campagnolo che spera di riuscire a restituire l’edificio alla città, nella sua veste rinnovata, entro la fine dell’anno. Un avvio tribolato per la nuova struttura culturale, al quale si sono aggiunte le polemiche scoppiate la scorsa estate, quando il Comune ha cancellato una dozzina di posti auto di fronte all’ingresso principale per creare una piazzola il cui perimetro è stato definito da una serie di fioriere. Durante i lavori all’interno, invece, non sono mancate le sorprese. Sotto il pavimento sono state rinvenute le salme di sette religiosi, probabilme­nte inumate a metà dell’Ottocento, poi trasferite nel cimitero di Santa Croce.

Pensata per gli spettacoli di danza e teatro, ma anche per conferenze e concerti, nella navata è stata ricavata una platea, leggerment­e inclinata, con una capienza di 144 posti a sedere. Il palcosceni­co, modulabile a seconda delle esigenze artistiche, è stato previsto di fronte all’altare maggiore, che è stato mantenuto, come tutti gli altri elementi architetto­nici e struttural­i espression­e del culto del passato.

 ??  ?? Ex Chiesa San Bonaventur­a, dal 2005 ospita eventi legati all’Operaestat­e (archivio)
Ex Chiesa San Bonaventur­a, dal 2005 ospita eventi legati all’Operaestat­e (archivio)

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