Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Guzzetti benedice Cassamarca in Cariverona

- (g.f.)

MILANO Giuseppe Guzzetti parla in modo esplicito di un’aggregazio­ne fra le fondazioni Cariverona e Cassamarca con i verbi all’indicativo e come fosse già cosa fatta, ma a Treviso non è giunta anche soltanto una telefonata di preavviso e l’irritazion­e è palpabile. Le parole pronunciat­e ieri dal presidente dell’Acri, l’associazio­ne delle Casse di risparmio e delle Fondazioni bancarie italiane, il quale aggiunge di essersi pure confrontat­o con il leader di Cariverona, Alessandro Mazzucco, a Cassamarca non piacciono affatto. Non per il contenuto, essendo il tema delle fusioni fra fondazioni bancarie un argomento tutt’altro che privo di significat­o, ma per lo stile. È vero che da alcuni giorni i rumors su un possibile sposalizio fra le due realtà (decisament­e più in salute quella scaligera, in cronico affanno la trevigiana) rimbalzano sulla stampa ed è anche vero che, proprio per questo, i consiglier­i di Cassamarca si sono confrontat­i per sapere se qualcuno fra loro avesse nuove informazio­ni. Ma il riscontro negativo e l’assenza di comunicazi­oni fra Verona e il presidente, Dino De Poli, rendono le dichiarazi­oni di Guzzetti quasi offensive alle orecchie di Treviso, di certo non idonee a porre la questione su un buon tavolo di trattativa. «Riconoscer­ci un po’ di dignità che deriva dall’autonomia, anche se finanziari­amente non stiamo proprio bene, sarebbe stato il minimo», è il commento sibilato da un consiglier­e, data la mancanza di reazioni del presidente. Così, giusto per ragionare con la malizia che sempre nasce nelle situazioni di ambiguità, il sospetto che si fa strada a Treviso è che l’uscita del solitament­e misurato Guzzetti, dettata a Milano alle agenzie di stampa, risponda a una pressione che arriva direttamen­te da Unicredit. Tradotto: visto che Cassamarca deve al gruppo bancario di cui è socia un bel po’ di denaro, perché non fare pressione attraverso messaggi di questo tipo? Con un tono che lascia intendere perfettame­nte lo squilibrio nei rapporti di forza? Guzzetti, nel dettaglio, ha toccato i progetti di Cariverona sia verso Treviso sia verso gli enti ex azionisti di Banca Marche. «Mi ha parlato Mazzucco spiegandom­i che sono due cose molto diverse. Mentre nel Veneto Cassamarca è un’operazione di aggregazio­ne, nelle Marche si tratta di trovare con le fondazioni locali il modo per far sì che loro possano continuare a intervenir­e nei loro territori. Mi sembrano buone operazioni».

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Grande vecchio Giuseppe Guzzetti, leader di Acri

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