Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’anarchico Bresci sui manifesti Attacco alla campagna elettorale
Vandali in azione in viale delle Fosse. Poletto: gesto da non sottovalutare
BASSANO
Atto vandalico, di stampo anarchico, sui tabelloni elettorali di viale delle Fosse. Sul lato interno della fila che corre parallela al parcheggio Le Piazze, sono stati strappati o rovinati quasi tutti i manifesti dei partiti con i candidati alle elezioni del prossimo 4 marzo. Altri sono stati coperti da un’immagine che ritrae il volto di Gaetano Bresci con la pistola: è l’anarchico che uccise il re Umberto I il 29 luglio del 1900. A corredo la frase: «Per un mondo senza politici vota Gaetano Bresci». Sui tabelloni è stato affisso anche un altro volantino con la scritta «Non votare il tuo prossimo padrone, non votare è una scelta. Il voto non è la soluzione ma parte del problema, riprendiamoci le vite, riprendiamo l’offensiva. Per l’anarchia. Campagna contro il voto 2018». Su entrambi i volantini, in fondo si legge la dicitura «f.i.p. febbraio ‘18 via Rivoltella Bassano». Il termine «rivoltella» potrebbe essere riferito all’arma o alla strada che si trova a nord del territorio comunale. Messaggi espliciti, dunque, incollati da mani ignote, probabilmente nella nottata fra giovedì e ieri, che hanno lasciato di stucco i partiti locali. Sono stati presi di mira in maniera trasversale tutti gli schieramenti politici; un attacco all’intero sistema. Dove hanno potuto, gli autori del blitz hanno strappato integralmente i cartelloni, mentre quelli più resistenti sono stati ricoperti. Dimostrano di conoscere bene la zona, che non ha videocamere di sorveglianza, né pubbliche né private, non essendovi sul retro abitazioni, attività commerciali o direzionali, ma solo il muro che delimita il posteggio. Forse qualche indizio potrebbe venire da quella situata in via Da Ponte, anche se gli ignoti hanno agito coperti dai tabelloni. L’episodio ha sorpreso il sindaco Riccardo Poletto, che non lo liquida come una goliardata o uno scherzo. «È’ un atto che, per le modalità con cui è stato eseguito, rappresenta una forma di prevaricazione, un sopruso – dichiara il primo cittadino – Chi ha manifestato il proprio disappunto, l’ha fatto fuori dalle regole. Mi auguro che i cittadini sappiano comprenderne la prepotenza e ne prendano le distanze». Sconcertato Luigi Tasca, il segretario del circolo cittadino del Partito democratico, che nelle sere precedenti, assieme ad altri iscritti, aveva appeso i manifesti dei candidati locali del suo partito: quasi tutti quelli dei tabelloni verso il marciapiede di viale delle Fosse sono stati stracciati. «Li riposizioneremo prima possibile – osserva – Un attacco così ci lascia basiti. Sarà anche il gesto di chi ce l’ha con la politica, ma qui si va oltre: non si accettano le posizioni altrui».