Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’anarchico Bresci sui manifesti Attacco alla campagna elettorale

Vandali in azione in viale delle Fosse. Poletto: gesto da non sottovalut­are

- Raffaella Forin

BASSANO

Atto vandalico, di stampo anarchico, sui tabelloni elettorali di viale delle Fosse. Sul lato interno della fila che corre parallela al parcheggio Le Piazze, sono stati strappati o rovinati quasi tutti i manifesti dei partiti con i candidati alle elezioni del prossimo 4 marzo. Altri sono stati coperti da un’immagine che ritrae il volto di Gaetano Bresci con la pistola: è l’anarchico che uccise il re Umberto I il 29 luglio del 1900. A corredo la frase: «Per un mondo senza politici vota Gaetano Bresci». Sui tabelloni è stato affisso anche un altro volantino con la scritta «Non votare il tuo prossimo padrone, non votare è una scelta. Il voto non è la soluzione ma parte del problema, riprendiam­oci le vite, riprendiam­o l’offensiva. Per l’anarchia. Campagna contro il voto 2018». Su entrambi i volantini, in fondo si legge la dicitura «f.i.p. febbraio ‘18 via Rivoltella Bassano». Il termine «rivoltella» potrebbe essere riferito all’arma o alla strada che si trova a nord del territorio comunale. Messaggi espliciti, dunque, incollati da mani ignote, probabilme­nte nella nottata fra giovedì e ieri, che hanno lasciato di stucco i partiti locali. Sono stati presi di mira in maniera trasversal­e tutti gli schieramen­ti politici; un attacco all’intero sistema. Dove hanno potuto, gli autori del blitz hanno strappato integralme­nte i cartelloni, mentre quelli più resistenti sono stati ricoperti. Dimostrano di conoscere bene la zona, che non ha videocamer­e di sorveglian­za, né pubbliche né private, non essendovi sul retro abitazioni, attività commercial­i o direzional­i, ma solo il muro che delimita il posteggio. Forse qualche indizio potrebbe venire da quella situata in via Da Ponte, anche se gli ignoti hanno agito coperti dai tabelloni. L’episodio ha sorpreso il sindaco Riccardo Poletto, che non lo liquida come una goliardata o uno scherzo. «È’ un atto che, per le modalità con cui è stato eseguito, rappresent­a una forma di prevaricaz­ione, un sopruso – dichiara il primo cittadino – Chi ha manifestat­o il proprio disappunto, l’ha fatto fuori dalle regole. Mi auguro che i cittadini sappiano comprender­ne la prepotenza e ne prendano le distanze». Sconcertat­o Luigi Tasca, il segretario del circolo cittadino del Partito democratic­o, che nelle sere precedenti, assieme ad altri iscritti, aveva appeso i manifesti dei candidati locali del suo partito: quasi tutti quelli dei tabelloni verso il marciapied­e di viale delle Fosse sono stati stracciati. «Li riposizion­eremo prima possibile – osserva – Un attacco così ci lascia basiti. Sarà anche il gesto di chi ce l’ha con la politica, ma qui si va oltre: non si accettano le posizioni altrui».

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Due dei manifesti colpiti dai vandali. Gli «anarchici» non hanno fatto differenze di partito
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«Super partes»

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