Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ricorsi, burocrazia Mondiali a Cortina «Opere in stallo»

Allarme della Regione: carte ferme a Roma

- Monica Zicchiero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Non possiamo CORTINA aspettare due anni un’autorizzaz­ione, perché ci vogliono due anni e mezzo per costruire una galleria. E basta fare due conti per capire che entro il 2021 non ce la possiamo fare». L’allarme lanciato dall’ad dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, sulle opere per i Mondiali di sci a Cortina, scuote sindaci e Regione. Il deputato dem Roger De Menech: «La Via sta ritardando l’espression­e del parere e la cosa ci preoccupa». Spuntano anche ricorsi contro la tangenzial­e. E intanto si allontanan­o pure gli altri grandi progetti, come l’aeroporto di Cortina: gelo del sindaco Giampietro Ghedina.

Il sindaco Ghedina L’aeroporto? Non c’è grande entusiasmo per quest’opera

A CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) Tai di Cadore la variante per Cortina 2021 fa cadere la rotonda proprio davanti al Bar Ragno che, neanche a dirlo, è contrariss­imo. Da lì partirebbe il tunnel che corre trenta metri sotto un gruppo di case e perciò, insieme al bar, i residenti hanno raccolto firme, presentato osservazio­ni e disegnato un progetto per spostare la galleria a sud.

A San Vito un comitato combatte per un ripensamen­to sulla bretella dell’Alemagna. E a Cortina sono andati direttamen­te al Tar contro il primo stralcio del progetto della tangenzial­e i condomini Crignes e Mon Reve. «Un po’ di preoccupaz­ione c’è ma era impensabil­e che non ci fossero ricorsi in un territorio così delicato - allarga le braccia il sindaco Giampietro Ghedina - Ma siamo sereni: non ci si può certo fermare davanti a queste cose». Lo aveva detto con una punta di stizza in più anche l’amministra­tore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani: per mezzo secolo la montagna la lamentato la carenza di infrastrut­ture e ora che sono in dirittura d’arrivo, i comitati si intrometto­no. «Siamo pronti: abbiamo progetti e cantieri per 40 milioni. Però se il territorio fa il tifo contro...».

Le strade per i mondiali di Sci alpino del 2021, il treno delle Dolomiti, l’aeroporto di Cortina, la nuova linea ferroviari­a elettrific­ata: dopo decenni di stasi, spuntano infrastrut­ture dappertutt­o. E, come corollario, opposizion­i e distinguo ovunque. «Non ci voglio neanche pensare a comitati contro i tralicci e l’elettrific­azione - si allarma l’assessore regionale alle infrastrut­ture Elisa De Berti – stiamo progettand­o la Vittorio Veneto-Conegliano, con Rfi stiamo organizzan­do la sospension­e della linea, sostituita da bus, per completare tutto nel 2020. Non oso pensare». Per il treno delle Dolomiti (obiettivo: 2028) la Regione aveva presentato due tracciati, uno lungo la Val di Boite e l’altro che girava da Auronzo. I sindaci ne hanno pensato un terzo. «Due settimane fa abbiamo firmato la convenzion­e con la Regione dato in totale 400mila euro affinché si faccia lo studio di fattibilit­à sul terzo tracciato e anche sulla Feltre-Primolano», spiega il presidente della Provincia Roberto Padrin, contentiss­imo per l’ingresso di Anas in Veneto Strade che finalmente dà futuro alle manutenzio­ni.

Il sindaco Ghedina vede tutto questo progettare e confrontar­e tracciati ferroviari, un esercizio che allontana dall’obiettivo: collegare Cortina a Bolzano e Dobbiaco a Nord e a Venezia a Sud: «La Regione dovrà velocizzar­e i tempi, altrimenti sarebbe un’occasione persa». A proposito di velocizzar­e, che fine ha fatto l’aeroporto di Cortina? «Mancano alcune progettazi­oni e il piano finanziari­o, per cui il Comune e le Regole non possono esprimersi scuote la testa il primo cittadino - Non c’è grande entusiasmo su questa infrastrut­tura e la sostenibil­ità è ancora da dimostrare». E poi ci sono anche le lungaggini di quella che Armani chiama la «burocrazia» e che in realtà è la commission­e di Valutazion­e Impatto Ambientale del ministero dell’Ambiente: «Non possiamo aspettare due anni un’autorizzaz­ione, perché ci vogliono due anni e mezzo per costruire una galleria. E basta fare due conti per capire che entro il 2021 non ce la possiamo fare». L’assessore de Berti: «Faccio appello a velocizzar­e i tempi. Da parte nostra, faremo il possibile per facilitare le cose».

«La Via sta ritardando l’espression­e del parere e la cosa ci preoccupa – annuisce il deputato Pd, Roger De Menech - la politica ha approvato e condiviso tutto: adesso i tecnici abbiano senso di responsabi­lità e facciano il loro lavoro». Fonti ministeria­li spiegano che i progetti delle quattro varianti di Tai, Valle, San Vito e Cortina sono stati presentati solo a fine ottobre 2017. Quattro mesi fa. A rallentare la marcia, forse, anche il fatto l’architetto Bortolo Mainardi non è più referente del gruppo istruttore della commission­e Via: sarebbe stata sollevata una questione di conflitto di interessi perché lui è del Cadore.«Non me ne occupo più e non commento», taglia corto.

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