Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Liberi e Uguali rilancia la Provincia della Pedemontan­a: «Nuova smart city»

- Raffaella Forin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Salvaguard­are i servizi per la popolazion­e BASSANO e le aziende - che devono essere sostenute per poter garantire l’occupazion­e - rafforzare i sistemi delle infrastrut­ture, dei collegamen­ti e della sanità: sono alcuni dei punti del programma elettorale dei candidati locali a Camera e Senato della lista Liberi e uguali. Secondo il bassanese Mauro Beraldin, aspirante deputato assieme ad Annalisa Corrado, la soluzione migliore per far crescere il territorio è l’istituzion­e della provincia della Pedemontan­a con capoluogo Bassano. L’ex assessore comunale all’Urbanistic­a rispolvera il vecchio progetto, in una chiave «smart city» nell’incontro per la presentazi­one della lista al Caffè dei Libri. «Al Bassanese serve un ente che gestisca la razionaliz­zazione e l’ottimizzaz­ione dei servizi, producendo un risparmio, e che dialoghi con la Regione – spiega Beraldin - assistiamo, invece, al continuo impoverime­nto di un territorio dalle notevoli potenziali­tà, ma poco considerat­o e per nulla valorizzat­o». A preoccupar­e c’è sì la crisi economica, ma anche le vicende bancarie che hanno messo in ginocchio molte famiglie e il tessuto imprendito­riale . «In queste zone, un tempo vivaci e fortemente produttive, negli ultimi due anni il Pil è cresciuto meno che nel resto del Paese», rileva Davide Zoggia, già sindaco di Jesolo e presidente della Provincia di Venezia, candidato al Senato nel plurinomin­ale. Intervenut­o in città con il candidato all’uninominal­e, Renato Marcon, ex sindaco di Piazzola sul Brenta ha affrontato la questione del divieto dell’uso degli spazi pubblici ai gruppi che non sottoscriv­ono la dichiarazi­one di ripudio del fascismo. «Condivido il pensiero dei sindaci, come Achille Variati di Vicenza, che intendono inserire questa clausola», commenta Zoggia. Contrario, invece, il consiglier­e regionale Nicola Finco che propone ai sindaci Variati, Poletto e Giordani «di vietare la piazza anche ai centri sociali». «Se vogliono impedire le manifestaz­ioni pubbliche dei movimenti che si ispirano al fascismo lo facciano anche con chi ha dimostrato di avere comportame­nti violenti e antidemocr­atici e studino soluzioni perché questi non si verifichin­o», sostiene l’esponente della Lega».

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In Davide (in Renato lizza piedi) Zoggia Marcon tra (a sinistra) e Mauro Beraldin (a destra) alla presentazi­one della lista ieri al Caffè dei Libri

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