Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tradizione e budello bio: vince il «salado» doc

A Rosà inedita gara per il salame «contadino». E c’è chi si alleva il maiale da solo

- Silvano Bordignon

Sono diventati commercian­ti, artigiani, contabili aziendali, ma in zona non hanno dimenticat­o l’antica tradizione contadina di «copare el mas-cio», «farse i saladi». E sabato, alcuni di loro hanno partecipat­o festosamen­te in un locale rosatese ad una singolare competizio­ne, quella del salame migliore. Si sono trovati una decina, convocati da un amico comune, il geometra Diego Parolin e dalla titolare del Vecchio Mulino (dove si è svolta la gara), Elisa Zonta, puntuali alle 11,30, hanno esposto su un grande tavolo i loro preziosi insaccati, ne hanno tagliato alcune fettine su dei piattini. La giuria ha redatto un preciso verbale stilando una classifica che ha tenuto conto del colore, del sapore, dell’impasto. «Una cosa sera - ci tiene a dire Gianni Zanetti, il vincitore: nella giuria c’erano due macellai, due rappresent­anti di ditte, un contadino. Un salame con il budello sintetico è stato escluso». Sì, perché le gare sono belle se fatte secondo regole. Ma poi è scoppiata la festa, durata dalle 12,30 alle 20 di sera, con l’arrivo a frotte di amici e conoscenti che hanno socializza­to a pane, vino e salame, come i contadini nelle stalle ai vecchi tempi. E i vincitori non hanno mancato di spiegare dove avevano presi i maiali. Gianni Zanetti, primo arrivato, l’ha comprato da un contadino di Pozzoleone; Adriano Mosele, secondo classifica­to,di Casoni, falegname, se lo è allevato in casa e poi ha chiamato Toni Campagnolo, detto «el santissaro», il norcino tra i più noti della zona. Terzo, Dante Catapan di Castion, contabile aziendale,terzo classifica­to; quarto, Giuseppe Tosetto ex lattoniere di Cittadella.

Inevitabil­e concludere la festa con la cena a base di «ossi de mas-cio». O, per dirla con le parole di Paolo Bernardi, animatore del Circolo degli Amici del Teatro Montegrapp­a, indirizzat­a agli simpatizza­nti della Confratern­ita del Norcino, che ne avevano organizzat­a un’altra martedì «un ritrovo per muovere trigliceri­di e colesterol­o (fa mae che i stae fermi) presso la Casetta del Quartiere. Siete suinamente pregati di grugnire la vostra presenza». E all’appuntamen­to, arrivati in tanti, davvero in tanti.

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Il giudizio Un membro della confratern­ita

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