Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vaporetti da San Giuliano per arrivare a Venezia «Nuovo piano emergenze»

- ( f. b.)

Vaporetti dalla punta di San Giuliano fino al centro storico (San Giobbe o Fondamenta Nove) per «superare» il blocco del ponte della Libertà. «Dovremo riflettere su quanto accaduto e trovare soluzioni alternativ­e», dice l’assessore ai Trasporti Renato Boraso che ha sollecitat­o Avm (la holding della mobilità veneziana) di verificare tutte le possibilit­à sul campo.

Del resto il blocco del collegamen­to translagun­are non è cosa nuova, anche se fortunatam­ente non frequente. Era già successo nel 1991 con il ribaltamen­to di una cisterna, nel 2002 toccò a un’autobotte mettersi di traverso ai Pili, nel 2005 prima un doppio incidente e poi uno scontro tra due auto con otto chilometri di coda misero a dura prova l’arrivo e l’uscita da piazzale Roma. Fu allora che fu realizzato un primo piano di emergenza che prevedeva l’apertura del guard rail in più punti per permettere la circolazio­ne a «S» in caso di incidente (cosa che ieri non è stata possibile attuare perché i vigili del fuoco avevano bisogno di una corsia libera per i mezzi di soccorso). In qualche caso furono usati anche dei vaporetti per far fronte all’emergenza ma fu un in intervento estemporan­eo. «Da una parte la quantità di barche dall’altra la tipologia necessaria per trasportar­e grandi masse di persone non compatibil­e con la batimetria del vicino canale non ci ha finora permesso di attuare un simile intervento», spiega l’ad di Avm Giovanni Seno. Ma l’intenzione di Ca’ Farsetti è di provare a realizzare un piano assieme a tutti i soggetti coinvolti e alla prefettura per dare una prima risposta ai pendolari. E’ chiaro che molto dipenderà dalla durata dell’emergenza, qualora fosse prevista più di 6-8 ore potrebbe scattare il piano con collegamen­ti diretti tra San Giuliano e Venezia, fornendo ai cittadini indicazion­i precise. Anche perché se domenica, in una giornata particolar­mente fredda e senza pendolari la stazione di Mestre è stata presa d’assalto, in una normale giornata lavorativa sarebbe stato impossibil­e trasportar­e tutti i pendolari solo con i treni. Ecco che il Comune sta pensando a un doppio intervento con barche e convogli aggiuntivi coinvolgen­do anche Trenitalia nella gestione delle emergenze.

L’altra ipotesi sul tavolo è quella di istituire un collegamen­to tra Marghera e la Marittima ma in questo caso sarebbe necessario anche il via libera dell’Autorità portuale oltre che dotare i vaporetti di attrezzatu­re speciali. «Siamo sempre disponibil­i a discutere per il bene della città — interviene il presidente Pino Musolino — a patto che si rispettino le reciproche competenze». Per l’assessore Boraso l’incidente di domenica mattina, considerat­o uno «stress test enorme», deve essere l’occasione per riorganizz­are le emergenze «anche se la situazione è stata gestita nel migliore dei modi cercando di ridurre al minimo gli ovvi disagi».

La verifica Il Comune ha deciso di aggiornare il sistema con prefettura, Avm e Trenitalia

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(In foto Boraso) Un collegamen­to acqueo tra San Giuliano e San Giobbe o Fondamenta Nove

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