Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Giraudo: «La salvezza al più presto Lo dobbiamo a questa tifoseria»

Il difensore pronto a rientrare lunedì con la Fermana. «A Vicenza c’è un gruppo compatto e solido. E chi vorrà acquistare il club deve poterlo fare con la serie C»

- Corrado Ferretto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Contro la Reggiana ha VICENZA sofferto in tribuna, a causa del turno di squalifica inflittogl­i dal giudice sportivo, ma adesso è pronto a riprenders­i il posto sulla fascia sinistra della difesa biancoross­a.

Federico Giraudo ha grande voglia di riscatto, così come tutto il Vicenza. «Non so se giocherò, questo dovete chiederlo al mister — sottolinea il 19enne terzino di scuola granata — ma se sarà chiamato in causa sono pronto. Mi sento bene, il turno di squalifica mi ha permesso di allenarmi anche se avrei preferito giocare: stare in tribuna a guardare senza poter fare nulla è proprio dura. Peccato per il risultato ma ormai è andata e contro la Fermana dovremo fare di tutto per tornare a vincere al Menti. Un successo davanti ai nostri tifosi manca da troppo tempo». In estate Giraudo aveva accettato di venire a Vicenza e di giocarsi il posto con il pari ruolo di scuola juventina Pietro Beruatto. Una sorta di derby che il mancino di Cuneo ha vinto.

«Purtroppo Pietro si è fatto male — dice Giraudo — si è dovuto operare alla spalla e la Juve ha deciso di tenerlo a Torino a curarsi. Con lui c’era un ottimo rapporto e mi dispiace che si sia fatto male perché ci avrebbe dato sicurament­e una mano. Non c’era dualismo, solo una sana competizio­ne e ognuno, come è giusto che sia, ha sempre accettato le decisioni del mister». Scelte che hanno premiato spesso Giraudo che rispetto a luglio è cresciuto molto in personalit­à e convinzion­e nei suoi mezzi. «Quando mi hanno detto che potevo andare al Vicenza ho detto subito sì perché il mio intento era crescere come giocatore, è innegabile che tra una Primavera e una squadra come il Vicenza c’è un abisso. Sapevo di dovermi irrobustir­e, di migliorare nella continuità di rendimento e nella concentraz­ione in campo e, pur avendo compiuto qualche passo in avanti, sono consapevol­e che ho ancora tanto da imparare».

Insomma, grande lucidità di analisi nonostante la giogvane età e la scarsa esperienza. «Del resto — sottolinea il difensore — questa è la mia prima stagione da profession­ista e tutto per me è nuovo. Sta andando bene anche se tra dicembre e gennaio ne abbiamo passate di tutti i colori ma la compattezz­a e l’unità del gruppo ha fatto in modo che restassimo quasi tutti in biancoross­o, convinti di poter fare bene. Un grande aiuto a noi giovani ce l’ha dato la vecchia guardia con De Giorgio, Ferrari, Comi e Giacomelli ma un po’ tutti ci sono stati vicini e questo è stato fondamenta­le». La classifica vede il Vicenza a quota 30 ma con la penalizzaz­ione di quattro punti in arrivo. «L’unica strada che abbiamo è fare punti, vincere le partite. A cominciare da quella contro la Fermana perché con i tre punti li supereremo in classifica, sarebbe un primo passo per allontanar­ci dal fondo. La classifica­a non la guardiamo anche perché c’è chi ha due partite più di noi, chi ne ha una, tante gare ora saranno rinviate per il maltempo. Meglio preparare una partita alla volta e cercare di vincerle tutte».

E Giraudo spende volentieri una riflession­e anche sull’ambiente. «Grazie alla vicinanza dei tifosi che ci stanno sostenendo in maniera incredibil­e, sia sugli spalti che a livello economico con le loro donazioni, abbiamo una spinta in più ed è anche per loro che vogliamo portare la squadra in salvo al più presto: chi vuole acquistare il Vicenza deve poterlo fare senza timore di perdere la categoria».

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In difesa Federico Giraudo in azione nel derby con il Padova

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