Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Stazione, negozi ancora sfitti Il Comune: ridurre i canoni L’appello all’ente gestore: «Incentivate la richiesta»
Degrado e locali abbandonati in stazione? «Non possiamo farci molto, la società dovrebbe rivedere i canoni di affitto, mentre sulla sicurezza i controlli ci sono».
Il Comune interviene così in merito alla situazione che si vive in stazione ferroviaria. La fotografia dello scalo di viale Roma è quella di un edificio dove transitano migliaia di persone ogni giorno ma dove metà dei locali commerciali sono vuoti, chiusi a chiave e con tanto di cartelli per le informazioni utili a chi volesse affittare. Ma di interessati non ce ne sono.
E così da anni, ormai, buona parte degli spazi della stazione sono vetrine spente, con la conseguenza che alcuni locali sono pure preda di accattoni, che li utilizzano come giaciglio. Anche ieri mattina, nonostante le temperature gelate, coperte e cartoni occupavano uno dei porticati di fronte a uno spazio chiuso, dove si erano riparati alcuni senzatetto.
«I controlli vengono eseguiti in stazione - fanno sapere dal Comune - ma lì opera la polizia ferroviaria». Ma sul fronte del rilancio commerciale dello scalo di viale Roma il problema è uno solo: il costo degli affitti. Secondo alcuni commercianti che lavorano in quell’edificio, la società «Centostazioni» chiederebbe un canone di affitto che parte da un minimo di 2000 euro al mese. «In qualche caso si può pagare di più qui che in corso Palladio» è la tesi di Bruno Restiglian, titolare di un’officina di biciclette proprio nei locali dello scalo ferroviario.
Palazzo Trissino, però, alza le mani: «Noi non possiamo farci nulla - dichiara l’assessore alla Semplificazione, Filippo Zanetti - perché tutto è in mano alla società che gestisce quegli spazi. Finchè loro non decidono di abbassare i canoni di affitto la situazione rimarrà quella attuale, cioè un deserto». Due anni fa, il Comune decise di intervenire con la società quando lo scalo di viale Roma rischiava di perdere l’unica attività di edicola presente: «In quell’occasione parlammo con i vertici della società e ci fu un piccolo cambiamento - spiega Zanetti - ma ora la situazione è diversa».
E dunque, quello che sale dall’amministrazione berica un vero e proprio appello: «Servirebbe che loro stessi si convincessero della necessità di ridurre i canoni di affitto chiesto ai commercianti - afferma l’assessore - perché in questo modo incentiverebbero anche una maggior richiesta di quegli spazi, che a quanto mi risulta è molto scarsa in città».