Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Misero bottino e tanta violenza nella serata da incubo del 2006
Era la sera del 19 gennaio 2006 quando i due serbi, Zoran Cubrakovic e Dragan Vranic, assaltarono il distributore di benzina Api di viale Fusinato in città. Per ottenere un misero bottino: appena 32 euro, tanto c’era infatti nel registratore di cassa.
Allora Cubrakovic, pistola in pugno, aveva minacciato il gestore Walter Baggio sulla porta del suo piccolo ufficio e una volta dentro, arraffato il registratore di cassa, gli sparò al ginocchio. Un colpo probabilmente partito inavvertitamente, sta di fatto che l’arma che fino a poco prima aveva puntato alla guancia e alla bocca del benzinaio era carica. I due criminali scapparono quindi su una Fiat Punto rubata poco prima e vennero catturati dalla polizia in un appartamento. Il 42enne Cubrakovic era rimasto a lungo latitante, tanto che, nell’impossibilità di notificargli l’avviso del processo, il suo procedimento era stato «congelato» per diverso tempo, riprendendo il suo corso solo quando, dopo lunghe ricerche, è stato rintracciato in patria e gli sono stati recapitati gli atti.
Venerdì è stato condannato a sei anni e 1800 euro di multa solo per la rapina aggravata. Gli altri reati, la detenzione della pistola, il furto dell’auto usata per il colpo e le lesioni sono andati prescritti, cancellati dal tempo.