Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pestato e rapinato: preso l’ultimo aggressore
L’episodio questa estate ai Ferrovieri: la vittima era svenuta. Tre i denunciati
Preso a pugni così VICENZA forti da svenire e riportare la frattura della mandibola, solo per una bici fatta cadere inavvertitamente, con il contachilometri che si era danneggiato una volta toccata terra.
Era quanto avveniva il 14 agosto scorso al parco di via Rossi, ai Ferrovieri. Vittima un 18enne moldavo in quei giorni ospite della cucina in città: preso di mira da tre ragazzi, era stato pestato a sangue e rapinato della due ruote. Ora la squadra mobile ha chiuso il cerchio su tutti i componenti del terzetto, per i quali sono scattate le denunce. Due di loro, un ucraino di 14 anni e il romeno Adrian Marcel Ienciu di 19, tutti e due residenti in città, erano stati rintracciati dalla polizia di lì a poco al Bocciodromo, con al seguito la bici del moldavo. Ed erano così stati denunciati – il più piccolo segnalato alla procura dei minori.
Le indagini della questura in questi giorni hanno portato a dare un nome e un volto anche a colui che avrebbe preso per il collo lo straniero sferrandogli due pugni, così forti da farlo svenire e in seguito ricoverare all’ospedale San Bortolo, dove era stato operato alla mandibola. Di trenta giorni la sua prognosi.
A finire nei guai per l’ennesima volta – visto che è già noto alle forze dell’ordine per danneggiamento, ricettazione e reati contro il patrimonio - il 21enne Luigi Milivi, originario di Catania ma residente in città, identificato solo di recente. Con i due giovani complici risponde di rapina, lesioni gravi ed estorsione. Sì, perché dopo che la vittima al parco aveva fatto cadere la bici del 14enne questi con i suoi amici aveva preteso il risarcimento del danno. E quando il moldavo si era rifiutato lo avevano minacciato di morte. E il giorno successivo, dopo avergli chiesto nuovamente i soldi per riparare il contachilometri danneggiato, all’ennesimo rifiuto, erano passati ai fatti.
Svenuto per il dolore, il 18enne una volta ripreso aveva chiamato la cugina la quale aveva attivato la polizia. Che ora ha inchiodato tutti i responsabili.