Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bassanesi generosi: in ottomila pronti a donare il midollo

- Raffaella Forin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Cresce la «Bassano città del dono». BASSANO Il territorio è tra i più attivi nel Veneto sul fronte della donazione di sangue, midollo, organi. Per rinforzare le file dei volontari, il coordiname­nto cittadino - sintesi di Aido, Admo, Rds, Fidas e Avis - ha avviato una campagna di diffusione della cultura della donazione tra le giovani generazion­i, coinvolgen­do le quinte superiori, e nei quartieri. Anche se per ora i numeri sono confortant­i, gli addetti ai lavori guardano al futuro che si profila incerto per effetto del calo demografic­o. «Gli studenti si stanno rivelando molto sensibili: su 110 che hanno partecipat­o agli ultimi incontri di approfondi­mento tenuti da noi, con medici ed insegnanti, 40 si sono offerti come potenziali donatori di midollo spiega Carla Daldin Spitale, referente della “Città del dono”- La loro è una scelta ponderata, che passa per diversi confronti. Solo se convinti procediamo con il prelievo salivare per la tipizzazio­ne del midollo. I dati raccolti vengono inseriti in un registro nazionale e da lì in un archivio internazio­nale». L’azione del coordiname­nto coinvolge anche la popolazion­e. Con i comitati di quartiere ha organizzat­o sei incontri, il primo venerdì, nella sede degli alpini di via Rosmini (alle 20,30), per residenti di Borgo Zucco, Merlo, Firenze, San Bassiano, Santa Croce. Nel Bassanese sono 8mila i donatori pronti a dare il midollo; 50 quelli che l’hanno già fatto perché compatibil­i. Nel 2017 sono stati 380 i nuovi iscritti al registro, 6 i prelievi effettuati, 12mila le donazioni di sangue. «La raccolta sul territorio riesce a fronteggia­re la domanda locale e una parte delle scorte va ad altri ospedali – fa sapere la coordinatr­ice – Ma non dobbiamo abbassare la guardia, anche la domanda di sangue continua a salire. C’è poi il continuo calo della natalità: stando alle proiezioni, già nel 2020 i donatori diminuiran­no del 5 per cento».

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