Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Centro storico, nuovo piano urbanistico con l’Unesco
Avviato il percorso per stilare le nuove regole. Variati: «Sentiremo anche associazioni e categorie»
Da una parte c’è un centro storico patrimonio Unesco da tutelare, dall’altra c’è il cuore di una città capoluogo di provincia da far sviluppare, con «nuova residenzialità», ma anche servizi, negozi, mobilità. È fra queste due esigenze che si muove il nuovo piano urbanistico del centro storico, una variante al piano degli Interventi avviata ieri dal Comune in collaborazione con gli esperti dell’Ati (Associazione temporanea di imprese) fra realtà di Padova, Parma e Bassano fra cui anche l’ex-docente di Architettura dello Iuav di Venezia, Piergiorgio Tombolan.
Il tema è complesso e molto teorico e riguarda, in sintesi, la creazione delle nuove norme urbanistiche ed edilizie che regolano gli interventi sugli immobili del centro. Anche perché il cuore della città del Palladio è patrimonio mondiale dell’umanità e per questo il team di esperti è composto anche da un consulente-Unesco, ovvero Giorgio Andrian. «Ma questa caratteristica non può bloccare lo sviluppo del centro», chiosa l’assessore alla Progettazione urbana, Antonio Dalla Pozza.
Basta un esempio per capire: qualsiasi intervento urbanistico in centro storico deve rispettare il piano Coppa, datato 1970 e ancora in vigore, che divide il cuore della città del Palladio in 45 comparti. «Ad oggi - spiega Tombolan per intervenire su un singolo edificio occorre farlo su tutto il comparto, dunque su diversi immobili». Di fatto, dunque, il piano Coppa è «un cappello sullo sviluppo della città - spiega Dalla Pozza - utile finora per tutelare il centro storico ma poco incline allo sviluppo». Da qui l’iter avviato ieri - limitato al centro storico - che si concluderà nel giro di un anno. «Le responsabilità saranno in capo alla prossima amministrazione - dichiara il sindaco, Achille Variati - ma nel frattempo inizierà l’iter di ascolto delle realtà cittadine».
Dal 27 marzo gli esperti titolari dell’incarico ascolteranno categorie economiche, ordini professionali e associazioni cittadine sul tema, per poi stilare un documento da consegnare alla prossima Giunta: «Alla nuova amministrazione - spiega Variati – il compito di dettare obiettivi e criteri concreti».