Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Forza Italia apre alla Lega «Per Palazzo Trissino uniamo il centrodest­ra»

Deluso delle urne, Tosetto invoca un unico candidato

- di Gian Maria Collicelli

Due mesi fa il concetto VICENZA era chiaro: «Il tavolo cittadino del centrodest­ra unito si è rotto e la colpa non è nostra». Oggi le parole del coordinato­re provincial­e di Forza Italia, Matteo Tosetto, diventano più morbide, anche più caute, ma in ogni caso più dolci. E soprattutt­o guardano a ricucire quello strappo: «È necessario cercare di ricompatta­re la coalizione di centrodest­ra con i quattro partiti che si sono presentati alle elezioni politiche».

Il cambio di toni in casa Forza Italia ha un’origine e una causa ben precisi: il voto di domenica. Nel segreto dell’urna del 4 marzo il partito di Silvio Berlusconi non ha brillato, perdendo quattromil­a voti rispetto alle elezioni politiche del 2013 e diventando la quarta forza elettorale nel capoluogo. E con quei numeri bene in mente Tosetto lancia messaggi conciliant­i, specie in vista delle elezioni amministra­tive dove con la Lega corre a sostegno di Fabio Mantovani: «Il nostro elettorato è più arrabbiato di quanto mi aspettassi, bisogna tenerlo a mente».

Coordinato­re Matteo Tosetto, come esce Forza Italia dal voto di domenica a Vicenza?

«In realtà in città e in provincia il partito ha retto il trend regionale. Rispetto all’ultima occasione in cui ci siamo presentati alle urne (le elezioni regionali del 2015, ndr) abbiamo aumentato il numero di voti raccolti. Certo questa è stata un’elezione particolar­e e che ha decretato un dato politico: l’elettorato moderato, anche a Vicenza, è molto arrabbiato».

Arrabbiato con chi?

«Con la maggioranz­a di centrosini­stra che ha governato questo Paese, ma comunque è arrabbiato. È questo il dato sull’opinione delle persone che ci consegnano le elezioni politiche, specie in quest’occasione, e di questo va tenuto conto anche per le prossime elezioni amministra­tive».

In che modo?

«Dobbiamo focalizzar­e meglio il nostro progetto e il nostro programma, rivederlo, al fine di essere più incisivi su alcuni temi. Per esempio sulla sicurezza e sull’immigrazio­ne. È quello che ci chiede la gente, votando in un certo modo, e dobbiamo prenderne atto. Ma c’è anche un altro dato politico che emerge dalle elezioni».

Quale?

«Forza Italia e Lega assieme, in città, valgono il 36 per cento. Certo, la traduzione di questo consenso nella partita delle Comunali non è automatica, ma per essere apprezzata e votata la nostra coalizione deve presentars­i compatta. Per questo credo sia necessario fare un tentativo di riunire la coalizione di cen- trodestra con i quattro partiti che si sono presentati alle elezioni politiche (Lega, FI, Fratelli d’Italia e Noi con l’ItaliaUdc, ndr), in vista del voto per le amministra­tive».

Significa rimettere in discussion­e l’accordo con la Le- ga sulla base del quale è Forza Italia a indicare il prossimo candidato sindaco?

«Significa puntare all’unità del centrodest­ra, che è una priorità. Il problema non è il candidato. C’è un accordo con la Lega e non saremo noi a rimetterlo in discussion­e, anche perché è stato siglato dalle segreterie regionali. Io cerco di contribuir­e a livello locale per ricompatta­re il centrodest­ra».

Ma in virtù dell’unità sono aperte tutte le strade?

«Direi che bisogna anzitutto intendersi sulle basi. Facciamo un’analisi del voto di domenica e vediamo se siamo tutti della stessa idea, se concordiam­o sulla necessità di maggiore incisività su alcuni temi. Se sarà così, allora inizieremo le valutazion­i».

Però in Lega in questi giorni sono emerse richieste precise di ridiscuter­e l’accordo.

«Vedo che ci sono dei malesseri interni, ma sono aspetti che non mi riguardano. L’unica necessità che ho è capire se c’è la volontà di tutti di sedersi attorno a un tavolo per tentare di ricompatta­re il centrodest­ra. In quell’occasione mi aspetto di avere la posizione della Lega, una sola, e con quella fare i conti. Se saranno loro poi a voler rivedere l’accordo, questo è un altro discorso».

Dal Carroccio parlano di rapporti di forza cambiati all’indomani del voto.

«Certo è la Lega che ha preso più voti alle elezioni e dunque sta a loro gestire quel tavolo. Ma io sto alle parole del segretario regionale di quel partito (Gianantoni­o Da Re, ndr) che mi pare siano per il rispetto dell’intesa».

Incontrerà il segretario provincial­e della Lega Erik Pretto?

«Sì, con Pretto c’è un rapporto costante e ci vedremo assolutame­nte».

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I protagonis­ti Nella foto in alto, Matteo Tosetto, coordinato­re provincial­e di Forza Italia. In basso, il candidato sindaco sostenuto dalla Lega, Fabio Mantovani. A fianco, Palazzo Trissino
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