Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Casa dei padri separati, primi ospiti con i loro bambini
C’è il salotto attrezzato con tavoli e tavolini, così i bimbi possono studiare con papà. E se i padri sono più di uno c’è pure un’altra stanza-aula proprio all’ingresso: molto meglio che passare qualche ora sulle panchine di un parco pubblico, scelta obbligata se il genitore è indigente e il divorzio o la separazione sono ormai consumati. E’ tempo del primo bilancio per la «casa per i papà separati» di via Alberto Mario, aperta a novembre dal Comune di Vicenza: «Sta avendo successo – assicura l’assessore alla Famiglia Isabella Sala - Ce ne sono due e stiamo valutando altre domande: qui possono passare il tempo con i figli nei giorni feriali, ospitarli nel weekend, stare dei momenti assieme».
La villetta di via Mario – un ex consultorio del 1960, 140 metri quadri ristrutturati l’anno scorso grazie alla fondazione Cariverona e al Comune – è nata per ospitare uomini in forte ristrettezza economica separati dalla moglie, che hanno il permesso di vedere i figli solo alcune ore a settimana. «L’albergo cittadino, le case di amici o i parchi pubblici non sono strutture idonee per stare coi figli, giocarci o aiutarli a fare i compiti. Così, per questi genitori che vivono un momento difficile e provano a ricominciare, abbiamo pensato a questa struttura», spiega Sala.
I due papà che hanno fatto richiesta e ottenuto ognuno una camera dell’alloggio sono italiani, intorno ai quarant’anni. Uno ha due figli, l’altro uno solo. «Nelle loro stanze abbiamo fatto mettere dei lettini per i bimbi, così possono rimanere per il weekend» precisa l’assessore. I papà ospitati pagano un affitto calmierato, circa 200 euro al mese a testa utenze comprese. L’ospitalità durerà sei mesi, rinnovabili per altri sei. Nella «zona giorno» della casa trova posto la cucina, in comune per gli ospiti, oltre a spazi per studiare con i ragazzi. Quattro le camere: due sono ancora libere. «C’è ancora la possibilità da parte di altri genitori di fare domanda, abbiamo ampliato i termini», specifica Sala. Il requisito fondamentale è essere padri separati o divorziati, o anche componenti di una coppia di fatto, con almeno un figlio minorenne, un Isee fino a 13mila euro e nessuna possibilità di usufruire di un’altra abitazione.