Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Casa dei padri separati, primi ospiti con i loro bambini

- Andrea Alba

C’è il salotto attrezzato con tavoli e tavolini, così i bimbi possono studiare con papà. E se i padri sono più di uno c’è pure un’altra stanza-aula proprio all’ingresso: molto meglio che passare qualche ora sulle panchine di un parco pubblico, scelta obbligata se il genitore è indigente e il divorzio o la separazion­e sono ormai consumati. E’ tempo del primo bilancio per la «casa per i papà separati» di via Alberto Mario, aperta a novembre dal Comune di Vicenza: «Sta avendo successo – assicura l’assessore alla Famiglia Isabella Sala - Ce ne sono due e stiamo valutando altre domande: qui possono passare il tempo con i figli nei giorni feriali, ospitarli nel weekend, stare dei momenti assieme».

La villetta di via Mario – un ex consultori­o del 1960, 140 metri quadri ristruttur­ati l’anno scorso grazie alla fondazione Cariverona e al Comune – è nata per ospitare uomini in forte ristrettez­za economica separati dalla moglie, che hanno il permesso di vedere i figli solo alcune ore a settimana. «L’albergo cittadino, le case di amici o i parchi pubblici non sono strutture idonee per stare coi figli, giocarci o aiutarli a fare i compiti. Così, per questi genitori che vivono un momento difficile e provano a ricomincia­re, abbiamo pensato a questa struttura», spiega Sala.

I due papà che hanno fatto richiesta e ottenuto ognuno una camera dell’alloggio sono italiani, intorno ai quarant’anni. Uno ha due figli, l’altro uno solo. «Nelle loro stanze abbiamo fatto mettere dei lettini per i bimbi, così possono rimanere per il weekend» precisa l’assessore. I papà ospitati pagano un affitto calmierato, circa 200 euro al mese a testa utenze comprese. L’ospitalità durerà sei mesi, rinnovabil­i per altri sei. Nella «zona giorno» della casa trova posto la cucina, in comune per gli ospiti, oltre a spazi per studiare con i ragazzi. Quattro le camere: due sono ancora libere. «C’è ancora la possibilit­à da parte di altri genitori di fare domanda, abbiamo ampliato i termini», specifica Sala. Il requisito fondamenta­le è essere padri separati o divorziati, o anche componenti di una coppia di fatto, con almeno un figlio minorenne, un Isee fino a 13mila euro e nessuna possibilit­à di usufruire di un’altra abitazione.

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Le stanze Divani e tavolini per studiare con i figli

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