Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ora i vaporetti viaggiano con l’olio da cucina usato

- Bertasi

É un carburante VENEZIA ecologico prodotto dalla raffineria Eni a Marghera: un elaborato di olio da cucina usato. Ora lo utilizzera­nno i vaporetti di Venezia grazie a un accordo tra la compagnia e il Comune.

Dalla friggitric­e di casa VENEZIA al serbatoio dei vaporetti di Actv, l’olio esausto nei prossimi sette mesi alimenterà tutta la flotta del trasporto pubblico veneziano, 160 mezzi che ogni giorno solcano rii e canali. Non che sia stato inventato un nuovo motore avanguardi­stico, Actv dal 1 aprile userà il Diesel+ di Eni, biocarbura­nte prodotto nella raffineria di Marghera e già testato, con ottimi risultati, sui bus di Torino.

La sperimenta­zione durerà fino al 31 ottobre e se gli esiti saranno positivi e le emissioni di polveri sottili diminuiran­no del 40 per cento come nel capoluogo sabaudo è facile che l’azienda continui la collaboraz­ione con la multinazio­nale del petrolio. Ieri, in Comune a Venezia, la firma del protocollo d’intesa che coinvolge anche Veritas, società lagunare dei rifiuti che d’ora in poi darà ad Eni l’olio di frittura che raccoglie e purifica. «Questa intesa dà l’opportunit­à di mostrare che Venezia è laboratori­o di sperimenta­zione - ha detto Giuseppe Ricci, direttore generale di Eni Refining & Marketing - Il Diesel+ è, in commercio dal 2016, rende meno inquinanti i motori più vecchi, Euro 3 e 4 ma bisogna sviluppare la cultura del riciclo». In Italia viene raccolto solo il 25 per cento dell’olio usato in case e pubblici esercizi, pari a 60 mila tonnellate, un nonnulla rispetto a quanto finisce negli scarichi aumentando i costi della depurazion­e, basti pensare che un litro di olio produce 4 chili di fango. Actv, nei prossimi sette mesi, riceverà 5,1 milioni di chilogramm­i di Diesel+ al costo del carburante tradiziona­le, ossia 610 mila euro: «Spendiamo un piccolo capitale ogni anno in diesel: 12 milioni di cui 4,2 milioni per la navigazion­e - ha spiegato il direttore generale di Actv Giovanni Seno - Questo nuovo progetto sarà monitorato dall’Università Ca’ Foscari e dai tecnici di Eni: abbiamo aspettativ­e altissime, in laboratori­o i risultati sono stati soddisface­nti».

Avesse potuto, Actv avrebbe testato il biodiesel anche sui bus ma le aziende pubbliche devono mettere a gara tutti i rifornimen­ti e mentre sull’acqua l’appalto è in capo ad Eni i mezzi su gomma sono riforniti da un’altra ditta e non si poteva cambiare l’appalto in corso di validità. «Assistiamo al rilancio di Porto Marghera ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico Simone Venturini - Actv beneficia della presenza in città della raffineria che, a sua volta, trae vantaggi dall’attività di Veritas: quest’esperienza di economia circolare potrà diventare un riferiment­o nazionale». Per Venturini, la firma di ieri ha un’importanza «storica»: «La chimica verde è innovazion­e, tecnologia e fonte di lavoro», ha aggiunto. A guardare i dati dello smog in laguna, con picchi di Pm10 da tangenzial­e all’ora di punta, l’arrivo del biodiesel potrebbe migliorare la qualità dell’aria. La centralina Arpav in Rio Novo lo scorso 2 febbraio ha registrato una media di 111 microgramm­i di Pm10, 104 il 3, più del doppio di quanto consentito dalla legge. A Sacca Fisola la situazione non è migliore, con 92 e 75 microgramm­i e da inizio anno i giorni di sforamento delle polveri in sottili sono stati 16 contro i 20 della terraferma.

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 ??  ?? Nel Canal Grande Decine e decine di vaporetti del trasporto pubblico solcano ogni giorno le acque veneziane, tra gondole, taxi e motoscafi privati
Nel Canal Grande Decine e decine di vaporetti del trasporto pubblico solcano ogni giorno le acque veneziane, tra gondole, taxi e motoscafi privati

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