Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I comitati in visita al Ponte «È precario, lavori veloci»
I presidenti dei comitati di quartiere sollecitano municipalità e impresa a velocizzare i lavori di restauro del Ponte degli alpini. L’appello si è levato ieri dopo che i vertici dei consigli rionali hanno toccato con mano lo stato in cui si trova il monumento. Indossato il caschetto, hanno eseguito un sopralluogo nel cantiere in alveo. Sotto la guida dell’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo e di Gianmaria De Stavola, consulente del Comune incaricato del supporto tecnico al Rup (Responsabile unico del procedimento) hanno potuto constatare da vicino lo stato di criticità in cui si trovano i pali delle due stilate a est messe a nudo nei giorni scorsi dopo il prosciugamento dell’area.«Siamo rimasti impressionati: non ci aspettavamo una situazione così seria ha dichiarato Mauro Torresan, presidente di Borgo Zucco, nonché componente del gruppo di coordinamento guidato da Lucia Fincato e composto dal collega del XXV Aprile Pietro Aglio – Abbiamo subito percepito la precarietà del nostro ponte, arrivando a chiederci come faccia a non implodere. Le assi sono deteriorate o spezzate. Qui serve un’azione immediata di ripristino del nostro simbolo». Molte le domanda poste dai presidenti al tecnico relativamente a scelte e lavorazioni. La delegazione si è poi spostata in un altro cantiere cittadino particolarmente significativo, quello del costruendo polo museale Santa Chiara, in appalto sempre alla ditta Vardanega che sta realizzando il piano interrato del complesso.