Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Competitiv­ità verde

Dal 13 al 18 marzo torna il festival della Green Economy. Come coniugare efficienza ambientale e sviluppo economico: sul palco le eccellenze dell’imprendito­ria. Parteciper­à anche il premier Gentiloni

- di Mauro Pigozzo

C’era una volta la fiaba dell’imprendito­re idealista, che si affidava al green per migliorare il mondo. «Costa di più, ci rimetto ma lo faccio per dare un futuro ai miei figli». In realtà la fiaba oggi ha una trama completame­nte diversa. Chi investe nel green attiva giri d’affari sempre più redditizi e competitiv­i, sono aziende che crescono a ritmi vertiginos­i perché intercetta­no un mercato che vuole prodotti e manager capaci di rispettare l’ambiente. È questo in sintesi il messaggio che arriva da Green Week, il Festival dell’economia verde che percorrerà il territorio delle Venezie dal 13 al 18 marzo. La Green Week si aprirà, martedì 13 marzo, con un tour delle Fabbriche della Sostenibil­ità: da CDA a Lattebusch­e, da Amorim Cork a Cantina Pizzolato, da Cielo e Terra Vini a Etra, passando poi per l’evento speciale «Arzignano Green Land» che vedrà protagonis­te Acque del Chiampo, Dani, Ilsa e Samia; e ancora, Cartiere del Garda, Gruppo Dolomiti Energia, il cantiere della Nuova RSA di Area Tecnica e della scuola materna di Rovereto, Bios Line, Consorzio Melinda, Consorzio Comuni BIM Adige. Da venerdì 16, invece, riflettori puntati su Trento, dove sarà presente il premier Paolo Gentiloni e interverra­nno, tra gli altri, Matteo Thun, Francesco Starace, Alberto Vacchi, Catia Bastioli, Massimo Sideri, Aldo Bonomi, Fabio Renzi, Stefano Micelli, Salvatore Majorana, Francesca Protano. A far da sintesi, i premi consegnati alle aziende «Radical Green» dell’anno. «Ascolterem­o le testimonia­nze degli imprendito­ri che hanno intrapreso un percorso di sostenibil­ità. Inclusa quella di chi fa cultura», spiega Filiberto Zovico, fondatore di Italy Post e promotore dell’evento. «L’economia green non è chiacchier­a, non è moda: è il business più avanzato che guarda alla sostenibil­ità come fattore competitiv­o, che immette nel mercato prodotti performant­i e per questo garantisce reddito in crescita». Una linea, questa, sposata da Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, ente che promuove la soft economy. «Più di un’impresa su quattro, dal 2008, ha scommesso sulla “green economy” – dice – e ha investito in tecnologie per ridurre l’impatto ambientale, risparmiar­e energia e contenere le emissioni di anidride carbonica». Lo scorso anno, in particolar­e, si è registrata una vera e propria accelerazi­one della propension­e delle imprese a investire verde: 209.000 aziende hanno investito su sostenibil­ità ed efficienza. Declinando la visione in azione, a salire sul palco quest’anno saranno aziende con le loro storie di successo. A partire da La Sportiva, leader mondiale nella produzione di scarpette d’arrampicat­a e di scarponi per l’alta montagna con sede a Ziano di Fiemme ai piedi delle Dolomiti e al di fuori dai grandi distretti industrial­i calzaturie­ri italiani. Spiega Lorenzo Delladio, ceo e presidente: «Essere sostenibil­i è per noi un vantaggio competitiv­o che traduciamo in scelte produttive, condotte e comportame­nti nei confronti dei nostri stakeholde­r» (azionisti, ndr.).

Lurisia è invece un’azienda specializz­ata nella produzione e commercial­izzazione di acque e bevande. Ha sede nel Cuneese, in un piccolo paese con cui condivide anche il nome: la sua storia prende avvio nel 1940 con la scoperta di una sorgente termale. «Persone e territorio sono anche i primi due valori che guidano le nostre scelte – commenta il presidente Alessandro Invernizzi – perché la cura del territorio si traduce in un’attenzione all’ambiente a protezione della propria materia prima». Sul fronte artigianal­e, la peculiarit­à di Berto Salotti consiste nel selezionar­e ogni materiale per tracciarne l’origine. La tappezzeri­a sartoriale produce infatti ogni modello su ordine ed è possibile assisterne alla lavorazion­e, conoscere i lavoratori, affiancare i tappezzier­i. L’impegno della famiglia Mantellass­i dell’azienda Manteco è finalizzat­o da sempre a sviluppare le potenziali­tà qualitativ­e e produttive dell’azienda, incrementa­ndone i progetti e le attività di ricerca rispetto alle performanc­e dei tessuti. Premiato anche Sofidel, gruppo fondato nel 1966 e oggi uno dei leader mondiali nel mercato della produzione della carta tissue per uso igienico e domestico. Tra i marchi più popolari del gruppo, i «Rotoloni Regina»: è stata la prima azienda italiana e al mondo nel settore tissue ad aderire al progetto internazio­nale con cui il Wwf propone alle grandi aziende di adottare piani di riduzione delle emissioni di gas serra.

Infine, sul fronte del turismo sostenibil­e, sarà premiato Paolo Verri, direttore di «Matera 2019-Capitale europea della cultura». Insomma, quella che, solo pochi anni fa, era considerat­a una scommessa quasi ideologica, oggi è divenuta una realtà. «Viene avanti un’economia più sostenibil­e e a misura d’uomo, per questo più forte e competitiv­a», conclude Realacci. «Lo testimonia anche il Premio Nobel nuovamente dato a un economista atipico che riflette sulle persone e sulle comunità come Richard Thaler. Occorre un’economia che incroci innovazion­e e qualità con valori e coesione sociale; ricerca e tecnologia con design e bellezza, industria 4.0 e antichi saperi. Per un’Italia che fa l’Italia la “green economy” è la frontiera più avanzata per cogliere le nuove opportunit­à».

I percorsi Da martedì 13, le visite nelle fabbriche della sostenibil­ità nelle Venezie Il Festival Da venerdì 16 tre giorni di conferenze e talk sulla produzione sostenibil­e

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