Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Più di due bassanesi su cento schiavi del gioco d’azzardo
I dati dell’ambulatorio per la ludopatia: ma i pazienti sono solo 200
Quasi il 2 per cento BASSANO della popolazione del Bassanese ha sviluppato una dipendenza da gioco d’azzardo, ovvero oltre tremila persone. Solo il 5 per cento, tuttavia, si rivolge ai servizi per uscire dalla spirale. Quasi sempre sono i familiari esasperati a farsi avanti. Bussano all’ambulatorio per la ludopatia che da cinque è attivo al Serd cittadino. Sono oltre 200 le persone prese in carico. «Ora ne stiamo seguendo una settantina spiega lo specialista Paolo Civitelli che gestisce lo sportello – Si lavora in rete con altre realtà locali, come la cooperativa Adelante che segue le famiglie messe in ginocchio, sia sotto il profilo economico che psicologico, da un suo componente giocatore compulsivo. Ci sono poi le azioni con le scuole e il mondo educativo molto attenti a questa piaga sociale, e con alcune banche che ci segnalano le anomalie nei prelievi di denaro o inspiegabili debiti contratti. Esiste anche un gruppo di mutuoaiuto, quello dei giocatori anonimi, impegnati in un percorso per evitare le ricadute».
L’approccio terapeutico predisposto dal Serd prevede, nei casi più seri, anche la nomina di un amministratore di sostegno. Se fino a qualche anno fa il profilo medio del giocatore patologico era quello di un maschio adulto, oggi non vi sono più differenze né di genere, né di età: donne, anziani e giovani, anche minorenni, vengono risucchiati nel vortice della ludopatia. «Secondo una recente ricerca svolta nelle scuole superiori cittadine, emerge che il 3,2 per cento dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni gioca ed è a rischio di ludopatia – evidenzia l’assessore alla Politiche giovanili Oscar Mazzocchin – Tuttavia, il dato è inferiore alla media nazionale che si attesta sul 4,5 per cento».
«A frequentare le 20 sale slot bassanesi sono perlopiù persone fragili che spesso danno fondo a risparmi, impegnano l’auto o l’abitazione, talvolta finendo nelle maglie di usurai per saldare debiti – aggiunge Civitelli – Sono attirate da strategie particolarmente convincenti studiate appositamente». Sul fronte del contrasto del fenomeno, che dopo la forte impennata negli anni scorsi pare si stia stabilizzando, si moltiplicano le azioni messe in campo dai Comuni del territorio. A Bassano, l’apertura delle sale slot da qualche mese è stata ridotta dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. «Non possono aprire locali di questo tipo ad una distanza inferiore ai 500 metri dai punti sensibili, come scuole, case di riposo», sottolinea Mazzocchin . E su iniziativa del Cnca veneto, oggi e domani a villa San Giuseppe si terrà un corso di formazione per docenti ed educatori sulla matematica, che aiuta a conoscere le reali probabilità di vincita. «Il progetto si concluderà venerdì – aggiunge la psicologa di Adelante Paola Castellan – nella sala Da Ponte con un doppio spettacolo per sensibilizzare i giovani sui rischi del gioco d’azzardo. Vi parteciperanno oltre mille studenti delle superiori».
Civitelli\1 Lavoriamo in rete con altre realtà locali e anche con le scuole Civitelli\2 Nelle 20 sale slot cittadine vanno persone fragili