Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Dallo Scarabeo ai 56 titoli iridati: storia di una leggenda

- di Daniele Rea

Tutto è iniziato con uno Scarabeo. La prima moto da cross che Ivano Beggio, grande appassiona­to, presentò sul mercato delle motociclet­te adatte al fuoristrad­a.

Da qui una leggenda, con 56 campionati mondiali vinti e 294 gran premi conquistat­i nel Motomondia­le. Un record nei record, perché il marchio Aprilia (dalla passione del papà Alberto per l’omonimo modello della Lancia) primeggia tuttora tra i costruttor­i a livello europeo e ha dato la paga ai colossi giapponesi che, per stagioni e stagioni, ai bolidi di Beggio potevano giusto prendere il numero sul telaio. Niente di più. A livello sportivo Aprilia muove i primi passi a metà degli anni ‘70 nel cross, appunto, affidando il manubrio del gas a Ivan Alborghett­i e Corrado Maddii, due leggende nazionali del cross che portano alla casa di Noale i primi titoli. Da qui al Motomondia­le il passo è più breve di quanto di possa immaginare. Nel 1985 Aprilia sbarca nella classe 250 con un rivoluzion­ario «due tempi» Rotax affidato alle sapienti mani di Loris Reggiani, che porta la prima vittoria due stagioni dopo, a Misano Adriatico.

Poi l’evoluzione nella ottavo di litro, con la vittoria di Alex Gramigni nel 1991. Anno in cui nell’Europeo esplode il talento di Max Biaggi. Nel 1992 il primo titolo mondiale, con Gramigni, nella 125. E nel 1994 inizia la leggenda Biaggi: tre titoli mondiali consecutiv­i, doppiati anche nella 125 con Kazuto Sakata e abbinati all’esordio della bicilindri­ca nella 500, ancora con Reggiani alla guida. «Da Noale ha sfidato i giganti. Ivano Beggio è stato parte della mia vita sportiva — ha detto Biaggi — una specie di padre nel racing. Mi ha dato fiducia e una moto competitiv­a quando ero poco più che un ragazzino». E nel ‘96, in 125, fa il suo esordio al Motomondia­le un ragazzino di 16 anni che, da lì in avanti, qualcosa avrebbe scritto nel libro del motociclis­mo: Valentino Rossi. Con l’Aprilia il fuoriclass­e di Tavullia porterà a casa due titoli, tra 125 e 250 prima di spiccare il volo con Yamaha e Honda. Dalla pioneristi­ca Scarabeo e dai primi ciclomotor­i dal nome dolce come Daniela, Colibrì e Packi, ne è passata, intanto, di acqua sotto i ponti. I titoli costruttor­i e piloti si susseguono senza soluzione di continuità e i campioni allevati in Aprilia non si contano: Biaggi, Rossi, Capirossi, Sakata, Locatelli, Poggiali, Simoncelli, Melandri, Vincent. Le Aprilia sono tra le moto più competitiv­e e innovative e sono anche, particolar­e affatto trascurabi­le, belle da vedere. Si sfonda anche in Superbike, nell’Enduro, nella nicchia della Supermotar­d. Torna Max Biaggi e in SBK strappa alla concorrenz­a due titoli mondiali che profumano di capolavoro assoluto. A oggi il palmares Aprilia è impression­ante: 56 titoli mondiali, 346 Gran Premi vinti e un Motomondia­le alle porte. La manopola del gas, qui, non chiude mai.

Max Biaggi Mi ha dato fiducia e una moto competitiv­a quando ero un ragazzino e gli sarò sempre grato

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I successi Una vecchia foto con Beggio, pubblicata ieri da Max Biaggi

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