Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Siamo con Torino, il governatore bluffa» Il M5S si divide. E anche D’Incà si corregge
Fantinati: «Solo boutade: la Regione non ha neanche un progetto chiaro»
Businarolo Quello di Zaia ad oggi è solo un annuncio. Non sa cosa vuol dire pianificare l’evento D’Incà Torino è una candidatura a basso impatto economico, vinca il migliore
«La linea è chiara ed è stata già esternata da Beppe Grillo e dal sindaco Chiara Appendino». «Io sinceramente, da bellunese, tifo Veneto». Spaccatura per i giochi. Olimpici, per la precisione. Arriva anche il Movimento Cinque Stelle, dopo il freno a mano tirato dalla provincia di Bolzano, a frenare i facili entusiasmi liberati singolarmente dai colleghi regionali, sulla candidatura alle Olimpiadi 2016.
«Questa è un’occasione irrinunciabile per il Bellunese aveva detto, a caldo, due giorni fa, il deputato rieletto Federico D’Incà - sia sul piano turistico, con il rilancio dell’ospitalità invernale ed estiva, sia sul piano infastrutturale, visto che si potrebbe finalmente chiudere l’anello ferroviario da Calalzo a Cortina e da Feltre a Primolano». Peccato, però, che qualcuno non si sia consultato con il movimento che, seppur con qualche scossa (vedi il blitz dei grillini al consiglio comunale di Torino che ha fatto traballare la maggioranza pro-Olimpiadi), mantiene una linea comune: «Per noi è Torino che deve proseguire con la sua candidatura, questa è la nostra linea, lo ha ribadito il sindaco e lo stesso Grillo - spiega il deputato veneto Mattia Fantinati -. La candidatura espressa da Zaia? Ci sembra solo uno spot elettorale, non ci sono nemmeno i tempi per presentare uno studio di fattibilità dettagliato». E ancora: «Il fatto che Bolzano si sia già sfilata dalla partita annunciata solo poco ore fa la dice lunga - prosegue Fantinati -: dimostra che, alla fine, questo progetto di candidatura delle Dolomiti alle Olimpiadi 2016 è solo un proclama senza concretezza. Torino, al contrario, è già ad uno stadio più avanzato. Il piano dei costi e dei benefici per il Veneto quale è? Qui qualche politico deve ancora capire che non siamo di fronte ad una gara: serve un piano nazionale che sia più funzionale possibile e che dimostri quanto un territorio sia adatto, quali siano i costi e i benefici nel dettaglio».
«Proprio per questo a Roma abbiamo deciso per la marcia in dietro - aggiunge la collega Francesca Businarolo - senza un progetto preciso che guardi al futuro, non ha senso avventurarsi in questi annunci. Perchè quello di Zaia, almeno al momento, si riduce a tale. E mi dispiace che la partita diventi politica, invece che essere sui contenuti». Precisa la sua posizione del giorno dopo anche lo stesso D’Incà: «Sono felice se vince Torino - spiega - anche perché si tratta di una candidatura a basso impatto, a costi contenuti, pienamente sostenibile. Però, da bellunese, non posso non fare a meno di pensare che le Olimpiadi siano una grande opportunità per tutti i territori che li ospitano. Dunque, a questo punto dico solo: vinca il migliore!».
Scettico, ed estremamente pensoso, il sindaco di Vicenza Achille Variati (Pd): «Penso sia un enorme e complicato impegno - spiega - ma i grandi eventi creano movimento e opportunità di crescita straordinari. Stare a vedere: quello che è certo è che abbiamo bisogno di alleanze».