Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Olimpiadi, Trento fa asse con il Veneto
Sì anche di Federalberghi. E la Lombardia propone un’asse con Veneto e Piemonte
Ugo Rossi, presidente della provincia autonoma di Trento, dopo il no di Bolzano si dichiara «interessato» a fare asse con il Veneto per la candidatura delle Dolomiti alle Olimpiadi del 2026. Pressing degli albergatori del Nordest.
«Il Trentino è interessato». Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, torna sulla questione della candidatura del Nordest per le Olimpiadi invernali 2026. Poche parole sull’argomento, almeno per ora. Si limita a un sms, inviato nel pomeriggio al Corriere del Veneto, nel quale però conferma il proprio sostegno all’ipotesi avanzata nei giorni scorsi dal governatore del Veneto Luca Zaia. «Il Trentino è interessato - assicura Rossi - l’avevamo ipotizzato già alcuni anni fa. La condizione, però, è che siano Olimpiadi diverse dal solito, con regole diverse».
Per chiarire cosa intenda, occorre tornare alle dichiarazioni rilasciate «a caldo» lunedì, subito dopo l’uscita di Zaia, quando ha spiegato che «è necessario essere certi che si possano fare Olimpiadi all’insegna della sostenibilità, “leggere”, “green”, rispettose dell’ambiente e, in definitiva, a tutela di questo inestimabile patrimonio dell’umanità», che sono le nostre Dolomiti.
L’interesse del Trentino fa da contraltare alle dichiarazioni di Arno Kompatscher, il presidente della Provincia di Bolzano, che martedì si è chiamato fuori: «Le Olimpiadi a impatto zero sono una bella idea, ma a queste condizioni rappresentano solo un sogno». E mentre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha annunciato che la città non si candiderà per l’evento del 2026 («Non ci facciamo avanti - ha assicurato - la designazione spetta al Coni, se ritenesse che Milano è una buona candidatura guarderemo con interesse alla cosa»), Zaia pare invece deciso a portare fino in fondo la sua proposta: «Noi ci siamo e la candidatura la presentiamo. Abbiamo un comprensorio sciistico che è unico, è tutto pronto». Poi ribadisce l’intenzione di proseguire il dialogo con entrambe le province autonome: «Sto parlando con Trento e Bolzano: sarebbe bello candidare l’intero complesso dolomitico per un’Olimpiade low cost e rispettosa dell’ambiente».
Dopo il sì di Fondazione Dolomiti Unesco e Fisi Veneto, il governatore incassa anche il via libera dei presidenti di Federalberghi del Nordest che già lavorano per gestire con un’unica regia il sistema turistico-sciistico di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Sul fronte politico, arriva l’appello del consigliere regionale Stefano Casali (centro destra Veneto), sostenuto dai colleghi Andrea Bassi e Fabiano Barbisan e dal presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti: «Chiediamo a tutte le amministrazioni locali del Veneto di fare squadra e unirsi per ospitare i Giochi, rilanciando le montagne, portando migliaia di turisti».
Infine, il presidente in pectore della Lombardia, Attilio Fontana, ha tracciato un nuovo scenario: «Sono d’accordo con Matteo Salvini che sostiene una candidatura olimpica che coinvolga più Regioni, come Lombardia, Piemonte e Veneto, e più città, ognuna in grado di mettere a disposizione strutture o bellezze naturali».