Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Olimpiadi, Trento fa asse con il Veneto

Sì anche di Federalber­ghi. E la Lombardia propone un’asse con Veneto e Piemonte

- di Andrea Priante

Ugo Rossi, presidente della provincia autonoma di Trento, dopo il no di Bolzano si dichiara «interessat­o» a fare asse con il Veneto per la candidatur­a delle Dolomiti alle Olimpiadi del 2026. Pressing degli albergator­i del Nordest.

«Il Trentino è interessat­o». Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, torna sulla questione della candidatur­a del Nordest per le Olimpiadi invernali 2026. Poche parole sull’argomento, almeno per ora. Si limita a un sms, inviato nel pomeriggio al Corriere del Veneto, nel quale però conferma il proprio sostegno all’ipotesi avanzata nei giorni scorsi dal governator­e del Veneto Luca Zaia. «Il Trentino è interessat­o - assicura Rossi - l’avevamo ipotizzato già alcuni anni fa. La condizione, però, è che siano Olimpiadi diverse dal solito, con regole diverse».

Per chiarire cosa intenda, occorre tornare alle dichiarazi­oni rilasciate «a caldo» lunedì, subito dopo l’uscita di Zaia, quando ha spiegato che «è necessario essere certi che si possano fare Olimpiadi all’insegna della sostenibil­ità, “leggere”, “green”, rispettose dell’ambiente e, in definitiva, a tutela di questo inestimabi­le patrimonio dell’umanità», che sono le nostre Dolomiti.

L’interesse del Trentino fa da contraltar­e alle dichiarazi­oni di Arno Kompatsche­r, il presidente della Provincia di Bolzano, che martedì si è chiamato fuori: «Le Olimpiadi a impatto zero sono una bella idea, ma a queste condizioni rappresent­ano solo un sogno». E mentre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha annunciato che la città non si candiderà per l’evento del 2026 («Non ci facciamo avanti - ha assicurato - la designazio­ne spetta al Coni, se ritenesse che Milano è una buona candidatur­a guarderemo con interesse alla cosa»), Zaia pare invece deciso a portare fino in fondo la sua proposta: «Noi ci siamo e la candidatur­a la presentiam­o. Abbiamo un comprensor­io sciistico che è unico, è tutto pronto». Poi ribadisce l’intenzione di proseguire il dialogo con entrambe le province autonome: «Sto parlando con Trento e Bolzano: sarebbe bello candidare l’intero complesso dolomitico per un’Olimpiade low cost e rispettosa dell’ambiente».

Dopo il sì di Fondazione Dolomiti Unesco e Fisi Veneto, il governator­e incassa anche il via libera dei presidenti di Federalber­ghi del Nordest che già lavorano per gestire con un’unica regia il sistema turistico-sciistico di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

Sul fronte politico, arriva l’appello del consiglier­e regionale Stefano Casali (centro destra Veneto), sostenuto dai colleghi Andrea Bassi e Fabiano Barbisan e dal presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti: «Chiediamo a tutte le amministra­zioni locali del Veneto di fare squadra e unirsi per ospitare i Giochi, rilanciand­o le montagne, portando migliaia di turisti».

Infine, il presidente in pectore della Lombardia, Attilio Fontana, ha tracciato un nuovo scenario: «Sono d’accordo con Matteo Salvini che sostiene una candidatur­a olimpica che coinvolga più Regioni, come Lombardia, Piemonte e Veneto, e più città, ognuna in grado di mettere a disposizio­ne strutture o bellezze naturali».

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L’alleanza Il presidente di Trento, Ugo Rossi, e il governator­e del Veneto, Luca Zaia

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