Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sesso per le bancarelle Assessore sotto inchiesta
Cittadella, accuse da due commercianti. La difesa: «Sono tutte falsità»
Indagato l’assessore al commercio di Cittadella Filippo De Rossi. L’accusa: sesso per i banchetti degli ambulanti. Subito dimesso.
Ha ricevuto l’avviso di garanzia martedì sera e per prima cosa è andato dal sindaco Luca Pierobon a rassegnare le dimissioni, nonostante si definisca «totalmente estraneo ai fatti».
Filippo De Rossi, 35 anni, assessore al Commercio del comune di Cittadella è indagato per tentata concussione: con allusioni e comportamenti inequivocabili avrebbe cercato di convincere due donne, commercianti, a concedergli favori sessuali. In cambio, si sarebbe occupato di far sparire delle fantomatiche multe (inesistenti) a carico delle due. De Rossi avrebbe inoltre promesso di occuparsi del posizionamento dei banchetti ambulanti delle commercianti in posti privilegiati in occasione della Fiera Franca di Cittadella e del mercatino di Natale, nell’autunno e nell’inverno del 2016.
Ad accusarlo, avvalendosi anche di registrazioni telefoniche, video e sms, sono le presunte vittime: una è titolare di una bancarella di dolciumi e l’altra, oltre che di un chiosco di bibite, è proprietaria di un bed and breakfast. Le tentate concussioni sono emerse quando una delle due presunte vittime è andata dai vigili a chiedere notizia dei verbali che, a detta dell’assessore, la riguardavano. Ma le multe non c’erano, quella di De Rossi sarebbe stata pura millanteria. A quel punto la donna è andata dal capitano Giuseppe Taverna della Guardia di Finanza a raccontare tutto, facendo il nome di un’altra sua conoscente, vittima delle medesime attenzioni. Anche la seconda vittima ha confermato, aggravando il quadro indiziario.
Due, secondo le accuse, gli episodi più gravi: in un caso l’assessore avrebbe dato appuntamento a una commerciante in un parcheggio a Camposampiero. Le allusioni e affermazioni De Rossi, registrate dalla vittima, sarebbero state inequivocabili, tanto quanto la visita «notturna» alla presunta vittima, alla quale De Rossi ha chiesto di vedere gli alloggi del B&B. Una volta soli, lui l’avrebbe appoggiata al muro cercando un contatto fisico. La promessa di togliere le multe non sarebbe stata l’unica «arma» utilizzata da De Rossi per ottenere favori sessuali. Il 35enne avrebbe infatti detto a entrambe di avere il potere di autorizzare le loro bancarelle in posizioni favorevoli durante le feste paesane, sempre in cambio di sesso.
Le due donne, si scrive a verbale, non hanno mai ceduto ai ricatti soft. L’interrogatorio dell’ormai ex assessore è stato fissato in procura il 23 marzo prossimo. «Filippo De Rossi ha rassegnato subito le dimissioni quando ha saputo delle indagini – ha detto ieri l’avvocato di fiducia Andrea Bertollo – nega tutti gli addebiti, conosce le due donne ma afferma di non essersi mai comportato con loro in modo scorretto, l’accusa è strumentalizzabile politicamente».
Perplesso il sindaco Luca Pierobon, che assicura: «Con Filippo ho avuto una lunga chiacchierata l’altra sera, quando ha ricevuto la notifica. Deve avere tempo per difendersi, nega ogni accusa. Io stesso sono stupito, spero si chiarisca tutto al più presto».