Da Cile, Kenya, Spagna due mesi a Vicenza Ma a parlare di poesia VICENZA

Verranno a Vicenza dal Cile, dalla Spagna, dal Nicaragua, dal Kenya: di tutte le età, molti con un passato di prigionieri politici o esuli, per la loro voglia di scrivere, in rima, quello che pensano. Poeti, da tutto il mondo: dal 21 marzo al 21 maggio, per due mesi, nella città del Palladio la poesia sarà di casa con la quarta edizione del festival «Poetry Vicenza».

Oltre cinquanta gli artisti attesi, per una quarantina di eventi in più sedi diverse che comprenderanno anche una «Fiera dei libri invisibili» nella Loggia del Capitaniato.

«Investire sulla poesia è una scelta politica – spiega l’assessore alla Crescita Jacopo Bulgarini d’Elci – in questo tempo di poesia c’è più che mai di bisogno».

In tutto nei due mesi di eventi – tutti visibili nel sito del Comune, promotore assieme a Intesa Sanpaolo, Vicenza Jazz e Ca’ Foscari – arriveranno a Vicenza 26 poeti stranieri (da 20 Stati e tre continenti diversi) e 24 italiani. Qualche nome: l’80enne Abdelatif Abdalla, che ha pagato l’impegno civile in Kenya finendo più volte in prigione, la giornalista, attivista e poetessa Gioconda Belli, fra i protagonisti in Nicaragua della rivoluzione sandinista, Dinu Flamand dalla Romania, il poeta cileno Raul Zurita, anche lui in passato vittima di torture per i suoi scritti sotto il regime di Pinochet. E poi tanti altri: Juan Carlos Mestre (Spagna), Glyn Maxwell (Inghilterra), Habib Tengour (Algeria). Saranno tredici le mostre d’arte legate a poesia e poeti in altrettanti luoghi cittadini: da luoghi istituzionali come palazzo Chiericati e teatro Olimpico fino a spazi culturali come la Qu.Bi. Gallery o la Stamperia d’arte Busato, dallo Spazio Der Ruf fino al Galla Cafè.

A questi eventi si aggiungeranno altri 25 appuntamenti, spettacoli e tributi a grandi poeti come Derek Walcott, Seamus Heaney e Fabrizio De Andrè, e in parallelo incontri con i ragazzi di quattro scuole superiori. E poi un ulteriore evento nell’evento, 14 poeti italiani proposti da 14 editori provenienti da tutta Italia in occasione della «Fiera dei libri invisibili», il 19 e 20 maggio in Loggia del Capitaniato: «Qui si potranno trovare opere di nicchia, preziose e difficili da reperire, scelte da case editrici che da decenni puntano sulla poesia» assicura il direttore del festival Marco Fazzini.