Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Despar non teme lo sbarco di Aldi in Italia Pronti alla spesa on-line, ma è per le metropoli»

- Alessandro Macciò

Come le dichiarazi­oni degli allenatori alla vigilia di una partita: rispetto sì, paura no. Così Aspiag, concession­aria del marchio Despar per Nordest ed Emilia Romagna controllat­a dal gruppo austriaco Spar, si prepara ad affrontare la concorrenz­a di Aldi, il colosso tedesco dei discount sbarcato in Italia a inizio anno e che proprio oggi inaugura sei punti vendita (tra cui uno a Verona, nella centraliss­ima piazza Cittadella, con 18 assunzioni). L’occasione per parlarne ieri a Padova, dove i vertici Aspiag hanno presentato il bilancio 2017.

Numeri o tutti in crescita: il fatturato ha raggiunto quota 2,16 miliardi (+4,5%), il numero dei punti vendita è passato da 567 a 571 (tra cui 8 nuovi di zecca) e quello dei collaborat­ori è salito da 7.568 a 7.832 (+3,5%). Se Aldi punta a raggiunger­e quota 45 negozi nel Nord Italia entro fine anno, Aspiag ha annunciato un investimen­to di 149 milioni su punti vendita e infrastrut­ture che porterà all’apertura di altre sette filiali e al potenziame­nto di Agrologic (il nuovo polo logistico di Monselice, nel Padovano). Insomma, il gioco si fa duro. E Aspiag non si tira certo indietro: «Conosciamo bene Aldi perché è già presente in Austria, Slovenia e Ungheria come noi - commenta il presidente Rudolf Staudinger -. È di sicuro un avversario molto forte, il migliore nei discount insieme a Lidl. Giusto avere grande rispetto ma non certo paura. Li terremo sotto controllo e per loro non sarà facile sviluppars­i come hanno fatto in altri Paesi: in Italia la cultura del cibo è molto importante e la qualità nettamente più elevata». «Ho visitato i primi negozi Aldi e devo dire che sono molto belli - aggiunge l’ad Harald Antley -. Sono forti soprattutt­o sul fresco e sul pane, ma a proposito di pane va ricordato che noi abbiamo inventato i cassetti self service e che poi ce li hanno copiati tutti, a partire da Lidl. Ad ogni modo siamo in grado di combattere i discount, il nostro assortimen­to è molto più ampio e non c’è bisogno di escogitare strategie particolar­i».

A proposito di concorrenz­a, sul mercato si assiste al boom della spesa online. Ma su questo tasto, la risposta di Aspiag è più tiepida: «Abbiamo mosso i primi passi in Austria, a Vienna e a Salisburgo - dice Staudinger -. Quest’anno abbiamo iniziato in Slovenia e vogliamo arrivare in Ungheria, poi nel 2019 sarà la volta dell’Italia». «La spesa online è più adatta alle grandi città come Milano, dove va molto bene - precisa Antley -. Per noi non sarà facile avere lo stesso successo ottenuto in altri Paesi».

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Rudolph Staudinger, presidente di Aspiag (marchio Despar)

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