Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Molesta bambina, in cella dopo 20 anni

Condannato per gli abusi sulla sorellina della seconda moglie è tornato in libertà, ha violentato ancora e compiuto reati fiscali. Mercoledì è stato arrestato dai poliziotti

- Benedetta Centin

In carcere a distanza di vent’anni dalle molestie sessuali a cui aveva costretto una piccola parente, la sorellina della sua seconda moglie, che all’epoca aveva appena undici anni. Molestie per il quale era stato già arrestato, condannato e rilasciato. Per lungo tempo l’uomo, un vicentino di 47 anni originario di Noventa Vicentina e che oggi è residente nella Bassa Padovana, è rimasto libero, nonostante nel frattempo abbia accumulato anche altre condanne. Ancora per abusi su minori ma non solo.

Ora la giustizia gli ha presentato il conto ed è stato accompagna­to in carcere, per scontare un cumulo di pene passate in giudicato, diventate quindi definitive. Un totale di quattro anni e quattro mesi da passare dietro le sbarre. Per le due vicende di abusi su minorenni e per diversi reati fiscali. Era mercoledì quando i poliziotti della squadra mobile si sono presentati a casa sua. Certo non una visita di piacere: in mano gli uomini del vicequesto­re Davide Corazzini avevano il «mandato» della procura generale della Corte d’Appello di Venezia, il suo biglietto di andata per il carcere. Il 47enne se lo aspettava che prima o poi avrebbe dovuto pagare il suo conto con la giustizia. E anche per questo non ha opposto resistenza agli agenti della questura che lo hanno accompagna­to al San Pio X.

Aveva 25 anni quando si era arrogato il diritto di abusare della sorellina della sua seconda moglie, allungando le mani sotto i suoi vestiti, pretendend­o che lei facesse lo stesso. In casa, in auto, tra Vicenza e Longare. Aveva iniziato quando la piccola aveva undici anni, nell’estate 1996, e ha proseguito fino al dicembre 1998. A farlo smettere l’agghiaccia­nte confession­e della bimba alla sorella e la denuncia ai carabinier­i di Longare. Che avevano fatto scattare l’arresto. Nel 2004 l’uomo aveva patteggiat­o in tribunale a Vicenza un anno e otto mesi di reclusione, ma quel suo vizio morboso e schifoso di allungare le mani verso le bambine che si trovava a girare per casa non lo aveva perso. Tra il 2003 e il 2005 aveva molestato sessualmen­te anche una dodicenne, la figlia di un’amica che abitava nel Padovano. Abusi, avvenuti a Vicenza e nel Basso Vicentino, per i quali era stato condannato a due anni e otto mesi. Ma il 47enne, che avrebbe fatto da prestanome per un locale notturno della città, si era anche macchiato di reati fiscali, commessi tra il 2006 e l’anno successivo. «Furbate» da codice penale: si andava dalle omesse registrazi­oni di dipendenti all’utilizzo di manodopera clandestin­a, passando anche per le mancate comunicazi­oni fiscali. Reati, questi, che gli erano costati un’altra condanna, questa volta a cinque mesi e dieci giorni di reclusione. All’ennesima condanna il 47enne si è reso ben conto che non poteva più beneficiar­e della sospension­e della pena: era andato ben oltre. E si aspettava che prima o poi sarebbe stato chiamato a scontare gli anni inflitti, a più puntate, dai vari giudici. Quello che è accaduto mercoledì. Un totale di quattro anni e quattro mesi, da «scalare» a partire da ieri.

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Orco È in carcere, per cumulo di diverse pene, un vicentino che ha molestato due minorenni in anni diversi

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