Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Nuove piante e chiosco più bello Così rinasce il giardino Parolini
Secondo stralcio di lavori. E lo storico pino del parco sarà fatto riprodurre
Ha preso il via il secondo stralcio dell’intervento di recupero e valorizzazione dello storico giardino Parolini. Le squadre della Sis, la municipalizzata che ha in gestione il verde pubblico, sono al lavoro per continuare l’opera di riqualificazione del parco che nell’Ottocento, con le sue novemila specie vegetali , era un «monumento nazionale» e per il suo valore scientifico era conosciuto in tutta Europa; un prestigio ottenuto con la passione e l’impegno del suo fondatore, Alberto Parolini. Dopo la radicale pulizia dalle piante infestanti e la sistemazione dell’area eseguite lo scorso anno, si prosegue ora con altre opere per arricchire l’attuale patrimonio arboreo – circa 500 alberi di 150 specie e per rendere il parco più accogliente e inclusivo. Tra i lavori in corso, la potatura dei rami che invadono via Parolini e l’abbattimento delle barriere architettoniche per consentire ai disabili di godere dell’ambiente. «Sono state realizzate delle rampe e predisposto un percorso con una pavimentazione adatta alle carrozzine - spiega Denis Bordignon, che guida la Sis – Anche l’area del chiosco e dei servizi sarà migliorata sia dal punto di vista logistico che di accoglienza. Previste, inoltre, nuove panchine, mentre nello spazio giochi sono in arrivo nuove giostrine, tra le quali una per i bimbi disabili». Sul fronte botanico, continua la manutenzione e l’arricchimento del patrimonio vegetale esistente con la messa a dimora di nuove piante. Redatto da Giorgio Strappazon con la consulenza botanica di Giuseppe Busnardo, il progetto punta anche a riprodurre il «pino Parolini», specie rara e preziosa, di cui il giardino bassanese vanta un esemplare di quasi 200 anni . «Coltiveremo nuove piantine per salvaguardare la specie», precisa Bordignon. Al di là dell’aspetto scientifico, l’obiettivo dichiarato del Comune è di riportare bassanesi e turisti a vivere il parco. A tale scopo, l’anno scorso è stata introdotta la figura del «giardiniere-custode» che, oltre a gestire il verde e a vigilare, guida i visitatori tra gli alberi secolari, spiegandone le caratteristiche, nonché la storia gloriosa del parco. «L’intuizione si è rivelata ottima e infatti quest’anno la sua presenza sarà più assidua con orari prolungati - informa il presidente di Sis - ha accompagnato decine di scolaresche e gruppi di turisti alla scoperta delle specie vegetali». Con l’arrivo della bella stagione sarà riaperto anche il chiosco. E non solo in orario serale, in occasione delle proiezioni di Operaestate cinema. «Proveremo a farlo funzionare anche di giorno, inizialmente solo nel fine settimana - annuncia Bordignon - sulla base della risposta valuteremo la possibilità di estenderne l’apertura». Dell’orto botanico, ricostituito nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione, continueranno ad occuparsi i pazienti seguiti dall’associazione oncologica San Bassiano, per i quali la cura delle piante officinali rappresenta una sorta di «centro terapico naturale». Mentre il 7 e l’8 aprile prossimi il giardino ospiterà la manifestazione «Di rara pianta», tornando ad essere una vetrina sull’eccellenza del mondo florovivaistico, punto d’incontro di appassionati di natura e giardinaggio e teatro di appuntamenti all’insegna dell’ambiente. Quasi come un secolo e mezzo fa.
Il re Il pino di 200 anni che prende il nome dal giardino sarà fatto riprodurre