Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tangenziale, Variati in consiglio comunale «Il cantiere aprirà entro sette giorni»
«Conto di poter assistere all’avvio dei lavori per la tangenziale, quello vero, già la prossima settimana». Il sindaco Achille Variati sceglie l’aula del consiglio comunale di ieri per dare un annuncio che in molti attendono in città. Ovvero l’arrivo delle ruspe nella zona compresa fra viale del Sole e Costabissara, dove è prevista la costruzione della variante alla strada 46 del Pasubio, primo stralcio del più ampio progetto di «Completamento della tangenziale di Vicenza». Un’opera attesa da decenni, progettata e aggiudicata in questi anni e che da mesi attende l’avvio dei lavori dopo un periodo di analisi ambientale richiesto da Arpav (Agenzia regionale per la protezione ambientale) al consorzio di imprese Integra-Csi (Consorzio stabile infrastrutture) di Bologna. Ma con l’occasione dell’annuncio in sala Bernarda, dove era presente anche il comitato che chiede la bretella dell’Albera, il primo cittadino si spinge pure oltre: «Quando inaugureremo i lavori - dichiara Variati conto di portare anche messaggi importanti in merito alla prosecuzione di via Aldo Moro». Ma ieri nell’aula del Consiglio si è parlato anche di molto altro. Innanzitutto è passata la variante al Piano degli interventi (20 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti) che blocca i piani ex-Bid ancora non avviati, ma anche l’ampliamento della centrale di teleriscaldamento di viale Cricoli: un investimento di 40 milioni di euro - e della durata di 20-30 anni previsto dal gruppo Aim per raddoppiare la capacità di produzione di energia da parte del sito che ad oggi porta calore in 12 mila case dei vicentini. Infine, sul tavolo del Consiglio è finita anche la delibera per l’approvazione della convenzione fra Comune, Agenzia del Demanio e Mibac (ministero per i Beni e le attività culturali) alla base della riqualificazione del complesso ottocentesco di San Biagio, passata con 21 voti favorevoli e 1 astenuto: l’accordo disegnato dalla Giunta prevede che i locali dell’ex-monastero ed ex-carcere ospitino la sede unica dell’Agenzia delle entrate a Vicenza, ma prima si dovrà passare per la valutazione dei valori di vendita dell’immobile da parte del Comune.