Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vede il furto di una borsa profugo insegue un ladro «In Africa ero un vigilante»

- Benedetta Centin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Assiste a un furto, rincorre il ladro che lo ferisce e recupera la borsa rubata. Un eroe. Per caso. Lui è Oumar Condè: una richiesta di asilo presentata alla commission­e territoria­le, le lezioni a scuola per ottenere il diploma di terza media e un futuro tutto da costruire. In Italia, spera. La determinaz­ione c’è tutta. Il coraggio anche. Il profugo africano di vent’anni, originario della Guinea Bissau, con il gesto di lunedì sera riscatta l’immagine che tanti hanno dei richiedent­i asilo. E chissà quanti italiani, assistito ad un furto appena fuori da scuola, si sarebbero messi ad inseguire lo scippatore, finendo anche per essere ferito ad una mano da questi, armato di coltello. Tutto per recuperare la borsa di una signora indifesa. Per il giovane un gesto spontaneo. «Nel mio Paese lavoravo come vigilante di notte» racconta masticando un italiano comprensib­ile. E quando mostra il cerotto sul palmo della mano (la prognosi è di 15 giorni) e mima il gesto dello sconosciut­o che estrae il coltello dalla tasca interna della giacca, commenta: «Non ho avuto paura, no». Una storia che ha molto da insegnare.

Erano le 19.30, in via Palemone, a San Pio X. Il richiedent­e asilo, ospite della comunità «Il mandorlo» della Croce Rossa Italiana, era appena uscito da scuola, dove era stato a seguire le lezioni per il diploma. Così come la vittima, una 61enne di Vicenza che era stata invece a lezione di inglese. Il tempo di salire in auto e di appoggiare la borsa sul sedile e uno sconosciut­o, aperta la portiera, gliel’ha portata via. Al giovane è bastato sentire le urla della signora e vedere lo sconosciut­o allontanar­si nel buio con una borsa per realizzare che era appena stato commesso un furto. Condè si è subito messo alla caccia dello scippatore. «Ho preso la mia bici e mi sono messo al suo inseguimen­to» ha raccontato: ha infatti rincorso, prima sulla sua bici e poi a piedi, il ladro, nel parco di via Giuriato e lungo via Giorgione. «Non immischiar­ti», lo ha minacciato il criminale, che aveva già «pescato» il portafogli con 50 euro. Di lì a poco Condè recupererà la borsa in un fossato, «ma purtroppo mancava il portafogli» spiega l’eroe. Che non ritroverà più la donna derubata. A rintraccia­rla la polizia, contattata solo una volta che il ventenne era tornato in comunità.

Il giovane Condè, 21 anni: «Ha urlato e poi ha estratto il coltello, ma non ho avuto paura»

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