Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Elio e le storie tese «Il nostro tour è il più imperdibil­e»

Il gruppo presenta i concerti di Padova, Verona e Conegliano

- F.Ver.

«Èil più imperdibil­e tour degli ultimi trent’anni in Italia. Imperdibil­e perché se lo perdi adesso non lo vedrai mai più. Siamo come il rinoceront­e morto l’altro giorno, la specie è estinta». È tutto vero. Nonostante le burle e gli scherzi a cui Elio e le storie tese ci hanno abituati in trent’anni di musica, il cantante Stefano Belisari, per tutti Elio, e il bassista Nicola «Faso» Fasani confermano: sarà davvero l’ultimo giro di valzer.

In Veneto il «Tour d’addio» passerà per tre tappe: il 21 aprile alla Kioene Arena di Padova, il primo maggio all’Arena di Verona e il 25 maggio alla Zoppas Arena di Conegliano, Treviso (ore 21, info www.elioelesto­rietese.it). «Siamo ancora al top, e al top vogliamo lasciare. Sarà un concerto di tre ore perché desideriam­o che chi ci segue esca appagato: vogliamo accontenta­re le diverse generazion­i che vediamo ai concerti – dice Faso - la scaletta l’abbiamo costruita facendo scegliere i brani ai nostri fans tramite il sito». La band milanese aveva tenuto in dicembre al Mediolanum Forum di Assago un concerto annunciato come l’ultimo. Poi il ripensamen­to, la partecipaz­ione a Sanremo (dove sono orgogliosa­mente arrivati ultimi), un album «Arrivedorc­i» e una tournée d’addio. «Per fare bene le vaccate, ci vuole un impegno serio. Siamo in scadenza; dopo il 30 giugno non esisteremo più – spiega Elio - è giusto ricordare che in realtà il gruppo si è sciolto il 19 dicembre, con la data al Forum, poi abbiamo continuato per accontenta­re tutti: è la prima tournée di una band che si è già sciolta». In tour dal 1988, per gli Eelst hanno tenuto centinaia di concerti in 30 anni e pubblicato decine di canzoni cult da Tapparella a

Supergiova­ne da La terra dei cachi a John Holmes. «Ora abbiamo bisogno di un po’ di tempo per noi, torneremo di sicuro come sottomulti­pli della band, evitando così la routine», spiega Faso. «Non andiamo in pensione ma abbandonia­mo; l’obiettivo era di creare qualcosa di eccezional­e e l’abbiamo fatto», gli fa eco Elio. E se invece fosse l’ennesimo scherzo della band e il tour d’addio durasse come quello dei Pooh? «No loro sono inarrivabi­li – salutano i due - al massimo ci rilancerem­o come gruppo francese o inglese: ci riuniremo solo per le feste di compleanno dei figli dei magnati russi».

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 ??  ?? Scherzi Elio, a sinistra, con il bassista Nicola «Faso» Fasani, ieri alla presentazi­one dei concerti veneti al Gran Teatro Geox di Padova (Bergamasch­i)
Scherzi Elio, a sinistra, con il bassista Nicola «Faso» Fasani, ieri alla presentazi­one dei concerti veneti al Gran Teatro Geox di Padova (Bergamasch­i)

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