Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tiramisù, sfida in campo neutro i trevigiani battono i friulani
Tradizione e gusto, friulani battuti in campo neutro
Ci voleva lo scontro in campo neutro per restituire lo scettro ai trevigiani, per rimettere le cose al loro posto e far trionfare la vera terra del Tiramisù: i friulani avranno anche bruciato il Veneto sulla denominazione regionale ma il più buono è quello delle Beccherie, il ristorante al quale la storia e l’Accademia della Cucina assegnano l’invenzione del dessert più famoso del mondo. Ieri a Bologna, al parco agroalimentare Fico Eataly World di Oscar Farinetti, Treviso ha vinto la sfida con Tolmezzo nel Tiramisù Day ed è evidente che, pur nella goliardia di una guerra al gusto di crema di mascarpone, c’è di mezzo ben più di una coccarda sul petto. Per il Veneto non è un gioco, anzi è un affare serio.
Ci voleva lo scontro in campo neutro per restituire lo scettro ai trevigiani, per rimettere le cose al loro posto e far trionfare la vera terra del Tiramisù: i friulani avranno anche bruciato il Veneto sulla denominazione regionale ma il più buono è quello delle Beccherie, il ristorante al quale la storia e l’Accademia della Cucina assegnano l’invenzione del dessert più famoso del mondo. Ieri a Bologna, al parco agroalimentare Fico Eataly World di Oscar Farinetti, Treviso ha vinto la sfida con Tolmezzo nel Tiramisù Day ed è evidente che, pur nella goliardia di una guerra al gusto di crema di mascarpone, c’è di mezzo ben più di una coccarda sul petto.
Per il Veneto non è un gioco, anzi è un affare parecchio serio. È tradizione, radici e identità, elemento di promozione territoriale, perfino una questione politica e di business considerando l’indotto per ristoratori e pasticceri: per Treviso, in particolare, è diventato a tutti gli effetti un brand turistico e fioccano le manifestazioni che a suon di assaggi lo legano sempre più al cuore della città. Ora, con il trionfo sul campo, la strada per riappropriarsi del titolo di «capitale» è decisamente in discesa e una rivincita sui friulani.
Le due squadre, capitanate dai rispettivi sindaci di Treviso Giovanni Manildo e di Tolmezzo Francesco Brollo si sono affrontate in una gara all’ultimo cucchiaio: 400 uova, 100 chili di mascarpone, 50 di zucchero e 12 litri di caffè. Per le Beccherie, assieme al titolare Paolo Lai c’erano Manuel Gobbo e Massimo Granzotto; dall’altro lato del banco c’era il ristorante Roma-Manzoni. La giuria tecnica composta da pasticceri, esperti e invidiatissimi membri del pubblico, dopo gli assaggi ha deciso che la composizione di Treviso ha raggiunto «la maggiore armonia tra gli ingredienti».
Per capire tanta rivalità bisogna scavare nella storia. I friulani sostengono che la paternità del Tiramisù sia dell’Hotel Roma, che l’aveva inserito nel menù nel 1959, ma gli atti ufficiali parlano un’altra lingua. Il ristorante Le Beccherie di piazza Ancillotto ha niente meno che un atto notarile dalla sua parte, che nel 2010 testimonia l’intuizione (avuta nel 1970) dello chef Loli Linguanotto e della «parona» Alba Campeol.
Lo scorso agosto la guerra ha rischiato di esplodere quando il Friuli ha ottenuto l’inserimento del dolce nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali (Pat): in Veneto era stato interpretato come tiramisù risalga al 1959, grazie all’intuizione di Norma Pielli, gestore dell’«albergo Roma» a Tolmezzo. un delitto di lesa maestà. Anche il governatore Luca Zaia era sceso in campo, «il Tiramisù è nato a Treviso», promettendo al più presto la denominazione Dop o Igp per proteggere il marchio locale. Dal Ministero, increduli davanti a tale buriana, avevano precisato che la certificazione non è esclusiva, che ad altre regioni non è precluso richiederla, ma chi vuole rinunciare alla paternità di un simile patrimonio storico e culturale? Con la vittoria di ieri, nonostante lo spirito goliardico, Treviso si è ripresa il titolo e l’orgoglio. «Davvero una bella soddisfazione – ha detto Manildo -. Lo abbiamo ribadito, non solo il Tiramisù è nato a Treviso ma è nelle nostre radici».
C’è già un progetto di museo del Tiramisù che raccolga foto, aneddoti e storie di vita trevigiana per costruire un legame ancor più profondo con la città, e il sindaco rilancia con la ricerca di un palazzo storico per ospitarlo: «Sarà la casa delle eccellenze enogastronomiche come il Tiramisù e il Prosecco. Sono i nostri brand di promozione turistica».