Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tangenziale, cantiere dopo 31 anni
Vicenza, ieri sono stati consegnati i lavori della bretella. Si inizia dalla bonifica
La prima traccia scritta è del 1987, ma se ne parlava già prima. È dovuto arrivare il 21 marzo 2018 per vedere la consegna dei lavori della cosiddetta bretella dell’Albera: 31 anni per aprire il cantiere (iniziato già con la bonifica bellica) di una strada lunga 5,3 chilometri che unirà Vicenza e Costabissara con l’intento di liberare dal traffico Villaggio del Sole e le Maddalene. La strada dovrebbe essere pronta nella primaveraestate del 2020.
Tra il dire e il fare sono passati almeno dieci governi, cinque presidenti della Provincia, quattro sindaci, innumerevoli assessori. È pure cambiata la moneta di Stato, da Lira a Euro. Ma la variante alla strada provinciale 46 del Pasubio è rimasta sempre lì, nei desideri dei vicentini e nei sogni di ogni amministrazione fin dal 1987, quando per la prima volta è stata messa nero su bianco in un documento del consiglio comunale l’esigenza di un nuovo collegamento fra Vicenza e Costabissara. Allora, capogruppo della Democrazia cristiana in Comune era Achille Variati. Oggi è lo stesso Variati (da sindaco) assieme alla collega di Costabissara Maria Cristina Franco, al presidente del Veneto Luca Zaia, all’assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti e al presidente di Anas Gianni Armani, a celebrare in pompa magna a Palazzo Trissino l’apertura del cantiere di quell’opera: «Sono passati oltre trent’anni - dichiara Variati ma questa è una data storica. E dedico questo evento ai cittadini residenti vicino strada Pasubio e alle Maddalene, che hanno sopportato per decenni una mole di traffico sulle loro case». Un cerchio che si chiude, quindi, in presenza di quegli stessi cittadini che col tempo si sono riuniti nel comitato dell’Albera «No tir, Sì bretella, per la Vita» e che ieri hanno consegnato alle autorità una ruspa giocattolo, simbolo dei lavori tanto attesi.
Ma per arrivare al risultato
Comitato
Rolando (nella foto) ha consegna -to una ruspa Zaia
«Oggi è una festa, ma c’è troppa burocrazia» Variati
«Data storica, penso soprattutto ai cittadini»
festeggiato ieri si è passati per molte bozze e progetti, l’ultimo dei quali frutto di una convenzione Comune-Regione-Governo nel 2011 che inseriva l’opera nelle compensazioni alla base Usa Del Din. Poi la progettazione nel biennio 2014-2015, la gara d’appalto e l’aggiudicazione nel 2016 e infine la firma del contratto fra Anas e le imprese vincitrici – l’associazione temporanea di imprese Integra-Csi di Bologna – un anno fa. Ieri l’avvio dei lavori, iniziati con la bonifica bellica dell’area di cantiere. Ma sette anni di carte per Zaia sono troppi: «Le pastoie della burocrazia crescono come colombe e generano anche costi. Sarebbe ora che si rivedessero alcune regole, anche perché il cittadino questi tempi non li capisce. In ogni caso per noi la tangenziale di Vicenza è un’opera prioritaria».
Nel dettaglio, l’opera vale 86 milioni e prevede una nuova strada a una corsia per senso di marcia lunga 5,3 chilometri: collegherà viale del Sole a Costabissara con un viadotto alto 116 metri e rotatorie . Le imprese avranno 870 giorni a partire da oggi per realizzarla, con l’ipotesi di terminare verso primavera-estate 2020. «Con quest’opera - dichiara Armani - perseguiamo una delle nostre priorità, ovvero portare fuori dai centri abitati il traffico pesante da e per le città». Ma non sarà tutto: la bretella dell’Albera rappresenta il primo tronco del primo stralcio del «Completamento della tangenziale di Vicenza», che però è affiancato dalla bretellina verso la base Usa Del Din, un chilometro di strada in direzione Caldogno con uno svincolo e un ponte, dal costo di 17 milioni (già finanziato): «Entro fine anno sarà redatto il progetto definitivo – precisa Armani – ed entro il 2019 contiamo di effettuare la gara e il progetto esecutivo».